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SULMONA – Da Torino a Roma, passando per l’Aquila, fino ad approdare a Sulmona dove ha prestato servizio per ben 30 anni prima nella Squadra Volante, a dir il vero solo per un breve periodo, e poi nella polizia giudiziaria, a stretto contatto con il collega Daniele L’Erario. Oggi l’ispettore Roberto Pizzoferrato ha lasciato la divisa per godersi la merita pensione dopo 41 anni di onorato servizio nella Polizia di Stato, la gran parte dei quali spesi nel locale Commissariato, sempre a servizio del territorio. Una carriera lunga quella di Pizzoferrato che ha avuto inizio nel 1979 in giro per l’Italia fino a quando nel 1990 si è ritrovato negli uffici di via Sallustio. Con la polizia giudiziaria ha svolto indagini investigative di un certo rilievo. Dall’omicidio Pagano a quello degli albanesi a Pratola Peligna ma diede il suo contributo anche nell’omicidio del Morrone nel 1997 e nell’arresto del boss Mallardo nel 2015. Ma non è tutto. Perchè Pizzoferrato è stato impegnato anche in attività di contrasto alla micro criminalità, alla repressione dell’uso e spaccio di sostanze stupefacenti e all’usura. Risale invece al 2014 l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica per meriti speciali oltre alle varie benemerenze custodite nel cassetto, tra cui quella conferita dalla Prefettura nel 2014 per la sparatoria di via Pescara. Un poliziotto che si è sempre fatto riconoscere per la sua serietà professionale ma anche per il garbo, l’educazione e per quella umanità che non si può lasciare a casa ma va portata sempre dietro e dentro la divisa. All’ispettore vanno i nostri migliori auguri per un meritato riposo.

Andrea D’Aurelio

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