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ANVERSA DEGLI ABRUZZI- Era rimasta ustionata per una fuga di gas da una bombola e il suo cuore ieri ha cessato di battere. Una 66 enne di Anversa degli Abruzzi, Marinella Colantonio, originaria di Pescara, è morta ieri nell’ospedale di Palermo dove era ricoverata in gravi condizioni da qualche giorno. La Colantonio si trovava in vacanza col marito e con una coppia di amici in un’abitazione di vico Gioberti in Avola, in provincia di Siracusa. I quattro avevano appena consumato la cena, pronti per la passeggiata serale, quando nell’appartamento preso in affitto si è verificata l’inaspettata esplosione della bombola, la cui deflagrazione ha colpito il pieno la 66 enne. La donna è apparsa subito in gravi condizioni, avendo riportano il 90 % delle ustioni sul corpo. I primi ad intervenire furono Vigili del Fuoco e Polizia. Gli inquirenti stanno ancora ricostruendo la dinamica dei fatti. Ancora ignote le cause dell’improvvisa esplosione della bombola di gas. Marinella ha lottato fino all’ultimo sul letto dell’ospedale per continuare a vivere. Le speranze che potesse farcela sono andate in fumo. L’episodio ha scosso un’intera comunità ancora incredula per il terribile scherzo del destino. Non si può dire in effetti che la vita, con la 66 enne di Anversa, sia stata generosa. La morte della Colantonio chiude una giornata nera per il Centro Abruzzo. Tre i decessi che si sono registrati ieri 12 ottobre nel giro di poche ore: Luigi Coletta, icona di Sulmona; Italo Picini, affermato artista e Marinella Colantonio. Storie diverse l’una dall’altra farcite però da un unico e profondo dolore.

Andrea D’Aurelio

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