SULMONA – Quando il virus non ferma l’esercizio della democrazia. A dare una lezione di vita e di dovere civico a tutti è stato un anziano sulmonese di 97 anni che l’altro giorno, sotto braccio alla sua consorte e con tanto di scheda elettorale al seguito, si è presentato al seggio numero sette della scuola media Ovidio per esprimere la sua preferenza in occasione del referendum costituzionale. Una tempra e una lucidità da fare invidia tant’è che anche la Presidente e gli scrutatori del seggio sono rimasti a bocca aperta e hanno accolto con grande sorpresa la visita di uno degli elettori più longevi. In verità tra gli aventi diritto c’erano anche ultracentenari. Recarsi personalmente al seggio però, a quella età , non è da tutti. Per questo il 97 enne balza agli onori delle cronache, soprattutto al termine di una anomala tornata elettorale che ha visto, nei piccoli centri, l’esercizio del diritto di voto “bandito†per le elezioni amministrative per quanti si trovano in isolamento domiciliare, cioè in quarantena o positivi al Covid-19. Un rovescio della medaglia particolarmente significativo anche a Sulmona se si pensa che quest’anno si è arrivati in affanno all’allestimento dei seggi per via della raffica di rinunce da parte degli scrutatori, problema fortunatamente rientrato. In città per il referendum hanno votato 8129 elettori, ovvero il 43,59 per cento degli aventi diritto. Una percentuale che non fa cantare vittoria perché al di sotto del 50 per cento ma comunque superiore alle aspettative, come confermano gli addetti ai lavori.
Andrea D’Aurelio
