banner
banner

SULMONA – C’era la signora Giovanna che doveva prenotare una reumatologia ed ha scoperto, proprio ieri, che le agende sono ancora chiuse per insufficienza di medici nonchè per la conclamata carenza di personale. Ma c’era pure Maria che aveva appuntamento in ospedale per l’esame prenotato da tempo ma prima doveva presentarsi alla “cassa”. E’ stata una mattinata infernale al Cup di viale Mazzini, nel vero senso della parola, per l’improvviso e totale blocco dei terminali che ha paralizzato le operazioni di inserimento dati, prenotazioni, pagamento di prestazione sanitarie. Tutte le procedure ordinarie per farla breve. Lo stop alla filiera digitale è durato per l’intera mattinata con ovvie conseguenze sulla gestione per l’utenza in attesa. I tempi si sono inevitabilmente dilatati con una serie di rimostranze a catena. In tanti hanno bussato alla porta del vicino Tribunale dei diritti del Malato per far fronte ad una situazione che, seppur improvvisa, ha assunto nell’ultimo periodo un carattere di sistematicità, come confermano gli addetti ai lavori. Una verifica insomma sui terminali va svolta onde evitare di replicare tali incresciose situazioni. Intanto la struttura resta in sospeso per la nuova collocazione. Recentemente il sindaco della città, Gianfranco Di Piero, ha spinto per lo spostamento nell’ex pronto soccorso, al confine con l’ala dichiarata inagibile nel 2015 ma fino allo scorso anno utilizzata per uffici e servizi. Agli utenti non resta che aspettare e preparasi per l’arrivo della stagione fredda. Senza copertura per le file e le attese. (foto repertorio)

Lascia un commento