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SULMONA -  C’è la dottoressa del pronto soccorso e il primario della rianimazione ma anche il figlio addolorato, la madre in pensiero, l’incredulità dei bambini, i sogni dei giovani. E’ un venerdì santo senza processione quello che Sulmona si appresta a vivere per il secondo anno di fila. Senza precedenti storici. Se la tradizione viene meno, per via dell’emergenza pandemica in atto, è necessario individuare un nuovo paradigma della passione. Ed ecco che i lamenti, la sofferenza, il dolore e la stanchezza si fanno attuali con la via Crucis che l’Azione cattolica del centro storico e l’Arciconfraternita della Santissima Trinità, hanno preparato per la serata del venerdì santo da trascorrere incollati davanti allo schermo. A partire dalle 21,15 circa di questa sera sarà trasmesso lo speciale che comprende la via crucis attualizzata all’anno della pandemia e le immagini d’archivio della secolare Processione del Cristo Morto. La preghiera tende la mano alla tradizione. Nè un revival scontato nè una preghiera senza la storia. Un  connubio che, si spera, risveglierà il senso di appartenenza di una comunità ma anche la forza della prossimità. Non l’uno contro l’altro ma l’uno per l’altro. Perchè c’è  una croce che ci lega tutti. Dall’ospedale allo schermo di un pc. Intanto l’arcisodalizio trinitario ha pensato comunque a un segno per la città, ovvero l’esposizione dei simulacri nella Chiesa omonima a porte chiuse. Ma con il cuore tutti saranno lì.

Andrea D’Aurelio

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