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SULMONA – Mezzi sprovvisti di tendine, bocchette per l’aria condizionata pressocchè assenti, niente sedili declinabili e luci di cortesia. Più che un viaggio di ritorno, da Roma a Sulmona, sembra un tuffo nel passato, precisamente nel medioevo, quello affrontato nel pomeriggio dai pendolari della tratta in questione che sono sul piede di guerra.  La  Sit che gestisce la linea, per conto di Tua, ha sostituito i bus granturismo, con altri due mezzi, utilizzati generalmente per scorte percorrenze e assolutamente inadeguati al percorso della durata di due ore, tra la Valle Peligna e la Capitale. Da qui la protesta dei pendolari, già penalizzati dai recenti tagli per i collegamenti con la città eterna. “Non solo il servizio ha subito una rimodulazione della corse ma dobbiamo viaggiare in queste condizioni. E’ intollerabile oltre che disumano”- tuonano in coro i viaggiatori. Con la speranza che qualche politico cominci a prendere al cuore il problema. Seriamente.

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