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SULMONA –  Un’intera città in lacrime dopo la notizia che è giunta come un fulmine a ciel sereno. E’ stato svolto ieri  l’esame autoptico sul corpo di Federica Basile, la giovane sulmonese di 31 anni, morta la scorsa domenica dopo essere precipitata dal sesto piano della sua abitazione capitolina dove viveva per ragioni di lavoro. L’esame peritale, disposto dalla Procura della Repubblica di Roma come atto dovuto, ha confermato sostanzialmente che il decesso è riconducibile ad un gesto volontario della giovane. La magistratura non ha voluto lasciare nulla al caso e aveva ordinato l’accertamento irripetibile per ricostruire i particolari della terribile vicenda che si incastra, inutile ricordarlo, all’interno di un’emergenza che non è solo sanitaria. La giovane si trovava a Roma per il suo percorso di studi. Sempre sorridente e piena di vita, aveva tanti sogni nel cassetto come del resto ogni giovane a quella età. La sera prima, stando a quanto si è appreso, avrebbe confidato di non stare bene. Nel giro di qualche ora avrebbe posto in essere l’estremo gesto. “Una ragazza tranquilla. Siamo tutti profondamente scossi”- commentano alcuni conoscenti. Una morte che,  al pari delle altre, merita ore rispetto e silenzio. (a.d’.a.)

 

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