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SULMONA – Una grande vetrina dedicata ai prodotti tipici del territorio con la zampanella, regina della kermesse. Resiste e sfida la crisi la Sagra delle Marane di Sulmona che si è ripetuta nel week end. Una due giorni di degustazione che ha conquistato il raffinato palato dei visitatori. Ampia l’offerta culinaria a base di cotiche e fagioli, bruschetta al tartufo, gli immancabili arrosticini e le pannocchie. Il gustoso piatto della zampanella è stato rivisitato in svariati modi ma sempre con il tradizionale “pane con le patate”, olio extravergine di oliva e pomodori locali. Per degustare la zampanella c’è chi ogni anno torna da Roma e da ogni parte d’Italia, trascorrendo le vacanze nella meravigliosa terra abruzzese. Un’edizione, quella numero ventisei, segnata anche dal patema d’animo. Solo negli ultimi giorni l’organizzatore Salvatore D’Angelo ha ufficializzato lo svolgimento dell’evento. “Bisognerebbe rivedere il percorso burocratico per le sagre e le manifestazioni che finisce a volte per frenare l’entusiasmo. Noi per fortuna abbiamo trovato collaborazione e unione di intenti con i dipendenti comunali”- fa notare D’Angelo- soddisfatto per la riuscita della sagra nonostante il forte accavallamento degli eventi nel fine settimana. Sulla programmazione condivisa delle manifestazioni bisogna fare ancora passi da gigante. Solo nel week end, contemporaneamente alla Sagra delle Marane, si tenevano almeno quattro eventi sul territorio.

Andrea D’Aurelio

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