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La produzione di rifiuti agricoli rende sempre più necessaria una modalità di raccolta che permetta di intercettare di più e meglio questa tipologia di scarti nel circuito urbano, principalmente per evitare che vengano smaltiti in modo irregolare, e quindi pericoloso per l’ambiente. Non a caso, dal 2021, i rifiuti agricoli  sono stati classificati come “speciali”, distinguibili in pericolosi e non pericolosi, e  vanno necessariamente gestiti in circuiti separati da quelli di origine domestica. Il Comune dell’Aquila come si pone dinanzi a questa necessità di ulteriore smaltimento differenziato? Così intervengono in una nota i Consiglieri comunali de “Il Passo Possibile” Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia, Alessandro Tomassoni , annunciando un’interrogazione sul tema che verrà discussa nella prevista seduta del Consiglio Comunale di domani 22 febbraio. Le  imprese agricole del nostro territorio, specie quelle di piccole dimensioni, produttrici di rifiuti, hanno da diverso tempo un’oggettiva difficoltà a provvedere a tutti gli adempimenti amministrativi e burocratici previsti dalla normativa vigente (Iscrizione Albo gestori, Formulario di trasporto, tenuta dei Registri di carico e scarico, comunicazione al castasto rifiuti) la quale, di converso, prevede agevolazioni e semplificazioni amministrative per le aziende i cui rifiuti vengano conferiti/avviati al servizio pubblico. Di talchè, con DGR n.454 del 12.07.2016, la regione Abruzzo ha approvato un Accordo di programma denominato “Impresa agricola pulita”, volto principalmente a 1) organizzare il ciclo dei rifiuti agricoli secondo i principi di responsabilizzazione e cooperazione di tutti i soggetti coinvolti, assicurando alle Imprese agricole un adeguato servizio strutturato e organizzato;2) favorire la raccolta differenziata, la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio, il recupero e la corretta gestione dei rifiuti agricoli, aumentando l’efficacia dei controlli a tutela di possibili forme di smaltimento incontrollato o inidoneo;  3) semplificare le procedure burocratiche nella gestione dei rifiuti  speciali prodotti nel proprio territorio da parte delle aziende agricole e al contempo favorire il contenimento dei costi del relativo servizio. Motivo per cui abbiamo ritenuto di interrogare il Sindaco e la Giunta sui motivi per i quali, nonostante moltissime Amministrazioni comunali del territorio regionale abbiano sottoscritto questo accordo proprio per assicurare l’efficienza, l’efficacia e la qualità delle procedure tecnico-operative, e di conseguenza il contenimento dei costi del relativo servizio,  il Comune dell’Aquila non abbia mai inteso  aderirvi. Tutto ciò è oltremodo “curioso” laddove, in tempi in cui l’Aquila rimane il fanalino di coda in Abruzzo fra i vari capoluoghi per la differenziazione dei rifiuti urbani (39,09%, mentre Chieti 71,16%,  Teramo 69,55%, Pescara 47,68%), il Sindaco Biondi annunciò ad inizio anno che si stava lavorando ad un “nuovo modello di gestione e ad una federazione fra le società che si occupano di raccolta dei rifiuti, oltre che alla creazione di nuove infrastrutturazioni ”, motivo per cui ci chiediamo: ci sarà spazio, finalmente,anche per una reale regolamentazione dei rifiuti agricoli cittadini? Auspichiamo pertanto,  unitamente ai tanti titolari di aziende agricole del territorio, di avere le dovute risposte.

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