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Mappe in 3 D per individuare minuscoli difetti della cornea.  I pazienti (età media 20 anni), erano  affetti da cheratocono evolutivo con marcato deficit visivo non correggibile con occhiali e/o lenti a contatto e, pertanto, destinati a trapianto di cornea. Grazie a una strumentazione molto sofisticata, con software dedicato in 3 D,  è stato possibile ottenere delle mappe molto precise di ciascuna cornea, evidenziando con una precisione micrometrica i difetti visivi legati al cheratocono, cioè alla malattia degenerativa. Il trattamento laser è stato associato a crosslinking accelerato, tecnica finalizzata ad arrestare l’evoluzione della patologia. I pazienti, sottoposti a controlli dopo l’intervento chirurgico, presentano tutti una stabilizzazione della patologia ed una acuità visiva di 10/10 che ha permesso loro di riacquistare una visione normale e di tornare a condurre una vita ordinaria.

Attività ripresa dopo emergenza: 300 interventi chirurgici in 2 mesi. Dai primi di giugno, dopo la sospensione delle sale operatorie legata al covid, l’attività chirurgica è ripresa completamente e, nonostante le difficoltà dovute alla rigorose procedure (esecuzione dei tamponi su tutti i pazienti chirurgici) sono già stati effettuati, insieme alla clinica oculistica, circa 300 interventi chirurgici in due mesi di attività. E proprio pochi giorni fa l’unità operativa ha ottenuto il rinnovo della Certificazione ISO 9001 2015. Insieme al laboratorio analisi del San Salvatore, la Banca degli occhi è l’unica unità operativa dell’azienda ad avere questo importante riconoscimento che permette di lavorare con un Sistema di Gestione Qualità, in linea con la normativa e gli standard europei.

 

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