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È stato restituito alla chiesa il dipinto su tela che rappresenta la Madonna del Rosario tra Santi Domenico di Guzman e Caterina da Siena. La consegna del restauro avverrà con una cerimonia giovedì 7 ottobre alle 16.30 a Navelli, nell’omonima Chiesa.  Il dipinto ha un forte valore storico e artistico: “Ci apprestiamo a vivere una giornata molto importante per la storia della nostra comunità”, ha detto il sindaco di Navelli Paolo Federico, “il restauro della pala, effettuato grazie ad un contributo dell’ANCE, eseguito in modo eccellente e in grado di riportare il manufatto allo splendore originario, consentirà di avere un nuovo gioiello artistico in grado di attirare visitatori, appassionati, fedeli e storici dell’arte. Per questo desidero esprimere a nome mio e di tutta la comunità un sentito ringraziamento a quanti hanno lavorato per il recupero dell’opera”. La pala, realizzata su un supporto di lino molto sottile – costituito dalla cucitura di ben cinque teli posti tra loro sia in orizzontale sia in verticale mediante cucitura a sopraggitto e incastonata in una cornice in foglia oro di fattura settecentesca – è stata recuperata sotto la direzione dei lavori del dott. Gianluigi Simone dell’Ufficio Beni Culturali Curia Arcivescovile dell’Aquila, la supervisione scientifica della dott.ssa Letizia Tasso, funzionario storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo; il restauro è stato eseguito ad opera della ditta “Berta Giacomantonio Restauro e Conservazione Operatori Restauratori di Beni Culturali”. Alla cerimonia di riconsegna interverranno, oltre al sindaco Paolo Federico, il presidente dell’ANCE Adolfo Cicchetti, la soprintendente per le province dell’Aquila e Teramo, arch. Cristina Collettini, e per la Diocesi dell’Aquila, in rappresentanza dell’arcivescovo metropolita di L’Aquila Cardinale Giuseppe Petrocchi, il Vescovo Ausiliario Mons. Antonio D’Angelo. L’iniziativa arriva dopo un altro importante restauro avvenuto a Navelli, quale è stato il recupero del prezioso crocifisso ligneo risalente al XVII-XVIII secolo e raffigurante la Passione di Cristo, riposizionato recentemente all’interno dell’edificio sacro dedicato a San Sebastiano. 

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