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La Regione approva la manovra di bilancio di previsione annuale, con movimentazioni complessive di entrata e di spesa pari ad oltre 143 milioni di euro per il 2021 e a più di 8 milioni di euro per il 2022. La manovra si inserisce nel processo di riallineamento del ciclo di gestione di bilancio con l’obiettivo di assicurare un utilizzo sempre più efficiente ed efficace delle risorse disponibili, per garantire la puntuale realizzazione dei servizi e degli interventi di competenza a beneficio della collettività, considerando peraltro il perdurare dell’emergenza Covid.
“È la prima volta che accade! Si tratta di un passaggio formale la cui comprensione può risultare non semplice da un normale cittadino, ma essenziale ai fini del mantenimento in ordine dei conti di un ente pubblico”, dice con orgoglio l’assessore al Bilancio Guido Liris che spiega: “Si tratta di una variazione delle previsioni di entrata e di spesa – spiega ancora l’assessore – oltre che di una verifica complessiva delle voci di bilancio, ricomprendenti i residui attivi e passivi ed i fondi di accantonamento previsti per legge, con la finalità di garantire la persistenza degli equilibri di bilancio per il triennio 2021/2023. Con il relativo disegno di legge regionale, che il Consiglio regionale provvederà a recepire nella prima seduta utile, oltre alle variazioni di entrata e di spesa richieste dalle diverse strutture regionali interessate si è provveduto ad apportare le modifiche e le integrazioni a leggi regionali in vigore, richieste sia dai Dipartimenti regionali competenti per materia, che dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, in sede di svolgimento dell’attività di controllo. Con specifico riguardo alle entrate regionali, con la manovra di assestamento si è provveduto a destinare le risorse disponibili e ad allocare correttamente in bilancio i proventi da mobilità sanitaria mentre per la parte spesa si è provveduto ad inserire in via prioritaria le variazioni a saldi invariati di stanziamenti esistenti, richieste dalle medesime Strutture regionali competenti per materia, che hanno ritenuto di destinare alcune delle risorse disponibili per finalità anche parzialmente difformi da quelle originariamente stabilite. È insomma un risultato storico che consente alla Regione di accrescere la propria credibilità anche nei confronti degli organi di controllo”.

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