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SULMONA – “Sono semplici container da cantiere quelli che si installano nella ex caserma Cesare Battisti peccato che siano da destinare alle scuole a giovanissimi studenti”. Lo rivela oggi Alberto Di Giandomenico, coordinatore del Movimento Italica, assai perplesso dai blocchi affilati nel cortile della ex struttura militare di viale Mazzini immortalati da un’immagine scattata in questi giorni. Ma il leader di Italica va oltre e lamenta il fatto che ancora una volta “altri soldi si perdono in valle, altri imprenditori locali penalizzati nonostante la qualità del loro prodotto e il buon prezzo”. “Come mai nessuna impresa locale compare tra le 15 chiamate, da palazzo San Francesco, a partecipare alla gara a chiamata diretta per l’appalto dei Musp, i moduli ad uso scolastico provvisorio, da collocare nel cortile dell’ex caserma Battisti?”- si chiede Di Giandomenico ricordando che “tempo fa gli amministratori locali incontrarono Gianfranco Tarsini, titolare della ditta Arealegno, per valutare i moduli scolastici, con tecnologia Madi, proposti dall’imprenditore: 12 moduli divisi in 2 blocchi da 2 moduli (aule) e un blocco da 3 moduli (servizi), ampliabili, collegati, facili da montare e smontare, con pareti in legno. Moduli pronti per l’uso, dotati di impianti elettrici, idrosanitari, di climatizzazione e rete di scarichi. Il tutto per la modica cifra di 148 mila euro”. Il coordinatore di Italica chiede all’amministrazione comunale chiarezza sul fatto che “il Comune di Sulmona ha preferito spendere 10 mila euro in più con la gara aggiudicata all’unica impresa che ha partecipato e risposto al bando per un costo complessivo del lavoro di 158 mila 475 euro”. Inoltre Di Giandomenico avverte che “le strutture provvisorie, i Musp ad uso scolastico, vengono autorizzati massimo per 2 anni (14 settembre 2017) e se i lavori all’istituto Masciangioli vanno per le lunghe occorrerà una nuova autorizzazione”.

Andrea D’Aurelio

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