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Ci sono voluti 75 anni affinché una donna prendesse la scena della politica sarda. Una regione che ieri ha fatto doppietta con la sconfitta della destra e la vittoria di una pentastellata donna: Alessandra Todde con un curriculum di tutto pregio che è riuscita, almeno in Sardegna, a convincere Pd E M5S strappando la Sardegna alla destra che vi governava dal 2015.

Soddisfazione esprime il candidato M5S Attilio D’Andrea che afferma: “La vittoria in Sardegna delle forze del centrosinistra con la candidata M5S Alessandra Todde, è un segnale di risveglio di tutte le anime progressiste che prendono coscienza di quanto il centrodestra abbia amministrato male e di come la propaganda fatta in campagna elettorale dal Governo Meloni si stia lentamente dimostrando un cumulo di menzogne utilizzate per ottenere consenso, che oggi comincia a sciogliersi come neve al sole appena posta davanti ai problemi che affliggono il nostro Paese. La nostra Regione rispecchia molto il territorio sardo, oltre ad avere come noi una bassa popolazione per km², è caratterizzata da aree interne con caratteristiche molto simili alla nostra provincia aquilana, dove la garanzia dei diritti sanciti nella nostra carta costituzionale sono stati ridotti all’osso, sanità e mobilità in primis, e il mal governo non ha fatto altro che peggiorare le condizioni di vita di tutti noi, senza alcuna visione per il futuro, sia esso a medio o a lungo termine. Alla luce di questo risultato, sono molto fiducioso per quello che può accadere qui il prossimo 10 Marzo: una chiara bocciatura al governo Marsilio per quanto fatto ma soprattutto per quanto non fatto, come per le politiche dei fondi a pioggia senza alcuna progettazione o per il completo abbandono delle aree interne. Auguro un buon lavoro alla Presidente Todde, alla sua prossima Giunta e al Consiglio Regionale sardo”.

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