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“Desta francamente grande preoccupazione il quotidiano stillicidio di notizie sui problemi che attanagliano la Asl di Teramo a cui fa, da contorno, la “cortina di ferro” eretta dalla Regione Abruzzo che non fornisce nessuna risposta alle opposizioni sullo stato di salute dei conti della sanità abruzzese”. A dirlo è il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd Dino Pepe che esprime tutta la sua preoccupazione sul riconcorrersi incontrollato di voci sui possibili (e sempre più probabili) tagli dei servizi sul territorio, con nefaste conseguenze sulla qualità delle cure erogate alla cittadinanza.

“Ormai siamo dinanzi ad una situazione che appare fuori controllo – prosegue Pepe – i sindacati lamentano carenze di personale sanitario, infermieri e OSS, con operatori sottoposti a turni massacranti e oramai allo stremo. Stesso discorso per il personale medico, lasciato spesso in prima linea a combattere le emergenze quotidiane, e in alcuni casi senza certezze per il futuro per chi è precario. Per non parlare poi del pasticcio del rinvio delle assunzioni dei 46 amministrativi vincitori di concorso pubblico, della chiusura degli Infopoint e della mancata attivazione delle risonanze a Sant’Omero e Atri, tutte situazioni che gettano ulteriore ombra sullo stato di salute dei conti della nostra azienda sanitaria. Da ultimo il paventato taglio delle spese che rischia di ripercuotersi sugli ambulatori di base, una “mazzata” per la medicina del territorio, la stessa indicata da tutti come il futuro della politica sanitaria. Urge chiarezza da parte del Governatore Marsilio e dell’Assessore Verì – conclude il Vice Capogruppo Regionale del Partito Democratico – malgrado l’accesso agli atti fatto dalle opposizioni ancora non abbiamo risposte sullo stato dei conti della nostra sanità. Dalla Giunta di centrodestra solo silenzi, poche risposte e molto evasive e confusionarie, un atteggiamento ostruzionistico che non possiamo che stigmatizzare proprio perché in ballo c’è la salute degli abruzzesi e certi “giochetti politici” non hanno motivo di esistere. Ci dicano cosa sta succedendo! Se è vero che è stato richiesto un veloce piano di rientro “sangue e lacrime” ai vertici della Asl abruzzesi, ma soprattutto quali servizi intendono tagliare! Non si può giocare sulla salute dei nostri concittadini!”.

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