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La Giunta regionale, nella odierna seduta, ha approvato la Carta di Localizzazione dei Pericoli da Valanga (C.L.P.V.), in scala nominale 1:25.000. Si tratta di un documento contenente la localizzazione delle aree che presentano pericoli potenziali di caduta valanghe redatto in seguito al parere di congruità espresso dal Comitato Tecnico Regionale per lo Studio della Neve e delle Valanghe (CO.RE.NE.VA.), lo scorso 24 giugno. La delibera approvata dalla Giunta verrà ora notificata a ciascun Comune interessato come atto di primo indirizzo e di indicazione minima dei pericoli più probabili. Non si tratta di una vera e propria Carta del rischio che verrà approvata in una fase successiva ma di una Carta della pericolosità redatta prendendo a riferimento le valanghe storiche o le indagini sul terreno. Quindi non si fanno previsioni su eventuali futuri eventi valanghivi ma, in sostanza, si scatta una fotografia su quanto è accaduto in precedenza. La Carta di Localizzazione dei Pericoli da Valanghe – realizzata sulla base della metodologia operativa già adottata nelle Regioni e Provincie Autonome dell’arco alpino italiano e dell’Appennino che aderiscono all’A.I.NE.VA. (Associazione Interregionale di coordinamento e documentazione per i problemi inerenti alla Neve e alle Valanghe) – costituisce un significativo apporto nella messa a disposizione di nuovi e fondamentali supporti operativi a Province, Comuni, Commissioni Locali Valanghe e a quanti altri sono coinvolti in attività di protezione civile in montagna. Lo scopo è quello di fornire informazioni preliminari utili per l’individuazione delle problematiche connesse con l’utilizzo antropico di aree soggette a pericolo di caduta valanghe. Sulla base di queste informazioni è possibile valutare la necessità di interventi di difesa (ad esempio opere per la messa in sicurezza di infrastrutture esistenti) o decidere coscientemente in merito alla possibilità di realizzazione di nuove infrastrutture o insediamenti. La carta non fornisce indicazioni sulla frequenza e sull’intensità dei fenomeni: la valanga storica (100 anni) e quella che si ripete a seguito di ogni nevicata significativa sono rappresentate in maniera identica. Inoltre, non è da escludere che una valanga possa debordare dai limiti cartografati (ad esempio per limitata conoscenza di siti poco frequentati), o che un’area possa divenire sicura per effetto della realizzazione di opere di difesa. Si tratta di un documento tecnico ad uso interno degli Enti e dei professionisti interessati. È destinata alla consultazione ed utilizzazione da parte di specialisti che ne conoscano la genesi e ne comprendano i limiti soprattutto legati alla scala; nel caso di necessità di maggior dettaglio, essa potrà costituire la base per la realizzazione di P.Z.E.V. (Piani delle Zone Esposte al pericolo di Valanghe) nei quali saranno riportati con maggior esattezza ad una scala di lavoro più grande i limiti del fenomeno ed il grado di pericolo, funzione dell’intensità dei fenomeni e della relativa frequenza.
Altri provvedimenti:

Risorse per complessivi 174 mila euro, provenienti dal Fondo nazionale per la prevenzione del rischio sismico, sono state assegnate dalla Giunta regionale come contributi a 14 Comuni del cratere sismico aquilano per l’aggiornamento degli studi di microzonizzazione sismica preesistenti agli standard nazionali di rappresentazione e archiviazione informatica.

Approvazione dello schema di protocollo d’intesa tra Regione Abruzzo e Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. finalizzato alla definizione di modalità operative da attuare in contesti emergenziali. Al fine di conseguire la massima efficienza ed efficacia operativa nell’ambito dei contesti emergenziali, della previsione, prevenzione e gestione dei rischi naturali e antropici, che possano avere ripercussioni anche sulla circolazione ferroviaria, tale schema di convenzione disciplina i reciproci rapporti istituzionali di collaborazione tra la Regione Abruzzo e Ferrovie dello Stato nell’ottica della tutela degli interessi fondamentali della collettività.
Disco verde anche per gli indirizzi attuativi per la valutazione dell’affidamento del Servizio di Assistenza Tecnica alla Società in house Abruzzo Sviluppo S.p.A. del servizio di assistenza tecnica al Nucleo di Valutazione Verifica degli Investimenti Pubblici ed alla Segreteria Tecnica.
Via libera al “Documento tecnico programmatorio finalizzato alla ricognizione e alla definizione del fabbisogno delle strutture deputate al rilascio degli attestati di idoneità alla pratica sportiva e definizione attuativa dell’elenco degli specialisti in Medicina dello Sport presso gli ambulatori privati e studi privati”.
Approvato, sulla base della Legge n.560/1993, sia il reinvestimento delle risorse derivanti dalle vendite di alloggi Edilizia Residenziale Pubblica incassate dall’ ATER di Pescara nell’annualità 2020, dell’importo totale di 363mila 327 euro sia quello delle risorse derivanti dalle vendite di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica incassate dall’ ATER di Chieti dell’importo complessivo di 152mila 604 euro.
Approvato il progetto pilota “Montagna inclusiva”, redatto dalla Regione in collaborazione con l’Università degli studi di Teramo. Alla stessa Università è affidato il ruolo di soggetto attuatore che avrà il ruolo di coinvolgere i partner istituzionali e quelli privati secondo le modalità specificate nel progetto pilota.
Tale progetto trae ispirazione dalla legge regionale 18 maggio 2000, n. 95 su “Nuove norme per lo sviluppo delle zone montane”. Nello specifico, la Regione Abruzzo assume tra i propri obiettivi fondamentali la valorizzazione e la tutela del territorio montano, lo sviluppo culturale, sociale ed economico della popolazione residente ed investe adeguate risorse finanziarie a beneficio dell’intera comunità regionale.
La Giunta regionale ha, infine, dato mandato al Dipartimento Lavoro e Sociale di sottoscrivere la convenzione per l’affidamento alla Società in house FIRA spa del Servizio di supporto tecnico all’attuazione dell’intervento COV1 del POR FSE 2014-2020 – Avviso Sovvenzioni Una Tantum per lavoratori autonomi, secondo le condizioni previste dalla normativa vigente e, in particolare, del codice degli Appalti pubblici.

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