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SULMONA – Aveva atteso sei mesi per una visita neurologica ma quando si è presentata nel giorno stabilito, presso il distretto sanitario di Sulmona, ha fatto l’amara scoperta. La visita era stata cancellata. Al posto suo era stato inserito un altro utente senza alcun preavviso o comunicazione. L’incredibile vicenda vede protagonista una donna di mezza età, residente a Sulmona, che l’altro giorno ha protestato con veemenza nei confronti degli operatori del distretto, strappando letteralmente l’impegnativa medica, ridotta a piccoli frammenti per la rabbia e lo sconcerto di quanto accaduto. “Avevo prenotato la prestazione sanitaria per un problema ad una mano. Sei mesi di attesa. Circa una settimana prima della prenotazione mi sono recata al Cup per sincerarmi che la visita venisse di fatto svolta. Avendo ottenuto le dovute rassicurazioni mi sono presentata nel giorno e nell’orario stabilito”- racconta la donna spiegando che per il distretto la visita non era inserita nel calendario del giorno. Cancellata completamente. Dopo il gesto di disperazione la donna è tornata al Cup per farsi ricostruire la filiera della prenotazione. A quel punto il medico di turno presso il distretto, ricomponendo la documentazione dell’impegnativa, ha preso atto della svista e ha erogato la prestazione sanitaria. Una mattinata d’inferno per la donna che si è sfogata con la nostra emittente, spiegando che una sanità attenta alla persona dovrebbe evitare questi incidenti di percorso, soprattutto quando si ha a che fare con persone fragili. Un episodio che nulla toglie all’abnegazione e alla competenza dei sanitari del distretto ma conferma i problemi organizzativi dell’azienda che, come nel caso di specie, esasperano gli utenti.

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