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SULMONA – Si allargano le indagini della Guardia di Finanza di Sulmona sul caso dei furbetti del cartellino negli enti pubblici e nei presidi del territorio. Ad annunciarlo a Onda Tg è il Comandante Luigi Falce, tornando a parlare dell’inchiesta che ha smascherato i dipendenti comunali. “Il nostro lavoro è proprio quello di continuare questa azione sul territorio. Abbiamo cominciato con il distretto sanitario di Pratola Peligna per passare poi al Comune di Sulmona e non è escluso che già si trovino telecamere in altri luoghi”- annuncia Falce. Fra i 46 dipendenti comunali indagati dalla Procura della Repubblica di Sulmona ci sono anche tre dirigenti. Secondo Falce si tratta di “un fenomeno che Sulmona ha vissuto da sempre come consuetudine perchè i numeri in effetti parlano da soli”. Un’attività complessa quella della Finanza portata avanti in sette mesi, i primi quattro per le intercettazioni e gli altri tre per la verifica dei tabulati e documenti. Dalle indagini, fra le altre cose, è venuto fuori  che  i dipendenti si allontanavano, senza alcuna giustificazione, dal posto di lavoro subito dopo aver registrato la loro presenza mediante il badge. Erano soliti assentarsi per recarsi presso la propria abitazione per consumare il pasto, sbrigare faccende personali e trascorrere parte del tempo al bar, fare shopping o fare la spesa.

Andrea D’Aurelio

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