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SULMONA – C’è chi lo controlla quando il semaforo è rosso, chi ogni tanto butta uno sguardo stando attento alle indicazioni del codice della strada, chi non ce la fa a restare senza pur essendo consapevole di esporsi a un rischio. In un’epoca digitale il telefono cellulare diventa compagno di viaggio di ogni automobilista, soprattutto dei più giovani. Lo conferma la raccolta di opinioni condotta da Onda Tg dove è emerso che non è cosa facile lasciare da parte pensieri e cellulari durante la guida. Qualcuno cerca di limitare l’utilizzo durante le soste, ma altri proprio non riescono a farne a meno tant’è che hanno il coraggio di riconoscerlo anche di fronte la telecamera. A raccomandarsi con i più giovani sono famiglie e professori anche se ci vuole poco per cadere nel detto “predica bene e razzola male”. Le statistiche riportano che con un cellulare in mano usato per la messaggistica (mail, Sms, whatsapp, social, ecc.) se ne vanno mediamente 10 secondi di attenzione sulla strada, tant’è che ogni anno il numero degli incidenti è in crescita e sembra che il 20% di questi sia provocato da distrazioni al volante per l’uso del telefono. Chi usa il cellulare alla guida e viene scoperto, deve pagare una multa di 161 euro e si vede togliere 5 punti dalla patente che, in alcuni casi, può essere sospesa da 1 a 3 mesi se il conducente compie un’altra violazione nel corso dei due anni successivi. Se le multe non bastano, scatta il sequestro. Il caso nazionale si è verificato a Torino , dove il nucleo di investigazione scientifica della polizia municipale ha ritirato e analizzato gli apparecchi tecnologici in uso di un automobilista per capire se al momento del sinistro stesse usando il telefono.

Andrea D’Aurelio

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