Il bilancio della Regione tutto in una notte. Fondi anche per la “Madonna che scappa”

SULMONA – Notte fonda in Regione per approvare il Documento di Economia e Finanza regionale, il Disavanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2015, la Legge di Stabilità regionale 2020 e infine il Bilancio di previsione finanziario 2020 – 2022. A votare a favore la maggioranza di centrodestra, che ha superato il primo esame contabile dopo la vittoria alle elezioni del 10 febbraio scorso; contro si sono pronunciate le opposizioni del centrosinistra e del Movimento cinque stelle. E tra i fondi annoverati in bilancio ci sono risorse anche per i comuni del Centro Abruzzo, eventi e tradizioni storiche come quella della “Madonna che scappa in Piazza” di Sulmona che ottiene 20 mila euro. “Mi sono spesa per finanziare questo evento importantissimo”- interviene la consigliera regionale Udc, Marianna Scoccia, subito dopo la votazione. Nell’elenco delle associazioni culturali finanziate spiccano l’Ateneo della Lirica- Camerata Musicale ( 30 mila euro), il Circolo “Il Quadrivio” Premio Sulmona ( 30 mila euro) e il Sulmona Cinema per il Siff ( 10 mila euro). Hanno ottenuto fondi anche diversi comuni del Centro Abruzzo: 100 mila euro a Prezza per il parcheggio polivalente, 90 mila euro ad Anversa degli Abruzzi per la ristrutturazione di un edificio, 30 mila euro a Cocullo per la messa in sicurezza della frazione, 35 mila euro a Introdacqua per il servizio di videosorveglianza, 25 mila euro a Villalago e 10 mila a Scanno per il sentiero del Cuore. Per qualcuno si tratta ancora di “briciole” ma il segnale della Giunta Marsilio, almeno nel caso della “Madonna che scappa”, si è visto dal momento che si tratta di un riconoscimento da parte della Regione alla Confraternita che organizza il secolare rito, conosciuto in tutta Italia.
Andrea D’Aurelio

(Nella foto il testo dell’emendamento con il refuso “Confraternita Madonna di Loreto” corretto in “Confraternita S.M. Loreto” che non ha nulla a che vedere con la bozza del documento che riportava erroneamente il nome dell’altra Confraternita, l’arcisodalizio trinitario)