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SULMONA – I manifesti elettorali affissi sulle vetrine delle attività commerciali sono contro la legge. A ricordarlo è il Meet Up Amici di Beppe Grillo che questa mattina ha presentato un esposto alle autorità competenti contro il fenomeno dell’abusivismo. I Cinque Stelle non hanno dimenticato la vicenda del Teatro Comunale “M. Caniglia”, chiesto per la visita del Vice premier Luigi Di Maio ma non concesso per non contravvenire al regolamento comunale che vieta l’uso del Teatro per propaganda elettorale. E se la legge vale per tutti i pentastellati hanno chiamato in causa la magistratura per l’affissione dei manifesti sulle vetrine. “Se il buongiorno si vede dal mattino, il MeetUp rileva come fortemente connotata dai modi di fare della solita politica nostrana, anche la semplice propaganda elettorale: i candidati in questione o, nella migliore delle ipotesi, non conoscono le leggi (altro che competenti, dunque) o se ne infischiano, con la solita arroganza, mirando all’utile immediato”- tuonano i grillini spiegando che “sono parecchie le situazioni da noi rilevate, alcune delle quali risaltano a pochi metri di distanza dal Palazzo Comunale, sede non solo della Polizia Locale ma soprattutto di quel sindaco attento a far rispettare il Regolamento comunale in materia ma che poi consente, senza battere ciglio, di disattendere alle norme nazionali di legge”. “L’abusivismo di una locale rappresentanza politica dei partiti in lizza appare piuttosto diffuso”- concludono- “abbiamo infatti registrato e continuiamo a registrare quelle che secondo noi sono irregolari affissioni riguardo i diversi candidati”.

Andrea D’Aurelio

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