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SULMONA – “Un primo importante passo verso quella che si spera rappresenti una svolta politico- strutturale per il carcere di piazzale vittime del dovere”. Così in una nota congiunta le nove sigle sindacali che ieri hanno chiesto un incontro urgente al sindaco di Sulmona Annamaria Casini sulla carenza di personale alla struttura penitenziaria peligna. Un tasto dolente ma anche una problematica che è riesplosa dopo l’aggressione con olio bollente di un detenuto ai danni di un agente penitenziario che è rimasto ferito ed è stato trasferito all’ospedale di Vasto. “Sappiamo che il cammino sarà duro ma noi lo porteremo avanti uniti e compatti.
Non è facile mettere d’accordo 9 sigle sindacali ma abbiamo capito che solo unendo le forze riusciremo a smuovere la coscienza di politici ed istituzioni”- fanno sapere i sindacalisti che hanno spinto fino alla fine per la riapertura del tavolo di confronto fissato per il prossimo 4 luglio alle ore 16 presso Palazzo San Francesco. Nel carcere di Sulmona sono solo 256 i poliziotti assegnati e la forza reale si riduce a 252unità operative: 22 ispettori, 16 sovrintendenti e 214 agenti ed assistenti. Sono però sottoposti a detenzione 500 persone e di queste 200 sono detenuti ospitati nel padiglione verde, quello ad Alta sicurezza (As1 e As3), altri 300 posti letto sono occupati nel padiglione blu (As3). Inoltre ci sono 25 collaboratori di giustizia di prima fascia e nella struttura vivono ben 167 ergastolani. La preoccupazione di molti è che all’ampliamento della struttura non corrisponda un aumento dell’organico.

Andrea D’Aurelio

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