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SULMONA – Sono sette i verbali elevati dalla Polizia Locale nei confronti dei proprietari dei negozi sfitti che hanno lasciato le loro attività commerciali in degrado. E’ questo il bilancio della prima fase dell’operazione decoro che ha preso il via con l’ordinanza firmato lo scorso mese di marzo dal sindaco Annamaria Casini che ha fatto seguito alla massiccia protesta degli esercenti che hanno marciato fino al Comune. In tre mesi sono state sette le contravvenzioni esperite dalla Polizia Locale che aveva presentato già una folta documentazione con tanto di relazione sullo stato dei negozi chiusi in centro storico. L’ordinanza prevede, fra le altre cose, di tenere pulite da scritte e da tutto ciò che genera degrado, le facciate degli edifici che prospettano sulla pubblica strada; tenere pulite le saracinesche, eliminare i rifiuti e gli oggetti vari accumulati e gettati all’interno degli immobili o nell’intercapedine tra le saracinesche e le vetrine; tenere pulite le vetrine e gli spazi commerciali vuoti visibili dalle strade o eventualmente oscurare completamente le vetrine stesse con pannelli dai colori monocromi tenuti in modo che gli interni non siano visibili; mantenere lo stato di decoro delle vetrine nella parte visibile interna, se non si è proceduto ad un adeguato e decoroso oscuramento delle vetrine, che comunque devono essere mantenute prive da ogni messaggio pubblicitario non autorizzato, ad eccezione delle comunicazioni di trasferimento delle attività commerciali in altro luogo e della offerta di vendita o locazione. Ma le sanzioni non risolvono tutti i problemi nel senso che pagare la multa non significa rimettere in ordine i negozi sfitti. Dovrà scattare quindi la fase due che prevede nuove ordinanze indirizzate solo ai proprietari che non si sono ancora messi in regola.

Andrea D’Aurelio

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