SULMONA – Vive e lavora a Trento ma per dare alla luce il suo primogenito ha scelto il punto nascita dell’ospedale di Sulmona. Protagonista della vicenda è S., un medico del capoluogo peligno, che nei giorni scorsi ha partorito nell’ospedale dell’Annunziata nonostante, come del resto non poche giovani della zona, ha messo su famiglia e trovato lavoro fuori dal territorio. “Abbiamo riscontrato grande professionalità e disponibilità del repartoâ€- raccontano a Onda Tg i parenti della giovane donna che ha preferito non rilasciare dichiarazioni alla stampa. La scelta della sulmonese rappresenta un altro segnale di speranza per il reparto di maternità , scelto recentemente anche da pazienti provenienti dall’Aquila e dal pescarese. Che il punto nascita non sarà soppresso lo ha assicurato al sindaco di Sulmona Annamaria Casini, il Direttore Generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila Rinaldo Tordera, in un recente incontro a Palazzo San Francesco. C’è chi spinge perché si metta tutto nero su bianco mentre da ostetricia e ginecologia hanno abbattuto tutte le liste d’attesa fino al 2017. Nel mese di settembre è scoppiata la festa per un parto gemellare che mancava da due anni, senza dimenticare che il reparto ha superato a pieni voti (41 su 41) il check-up della Asl. Si tratta di uno screening accurato a 360 gradi: dall’organizzazione del reparto alla formazione del personale, dalle procedure operative all’accoglienza, dall’ambiente e l’igiene ai tempi di attesa, passando per le modalità di accesso e per la gestione delle attrezzature. Per farla breve il punto nascita c’è e di colpi ne batte anche parecchi.
Andrea D’Aurelio