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Nel corso dell’ultima seduta, il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, ha esaminato 21 leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha deliberato di non impugnare due testi della Regione Abruzzo: la legge regionale n. 16 del 05/08/2021, “Riconoscimento debito fuori bilancio per le prestazioni rese da Abruzzo Engineering S.p.A.” e la n. 17 del 06/08/2021, “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’art. 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42) per acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa dalla Società in house Abruzzo Engineering Spa ed ulteriori disposizioni”.

“Passano da 48.685.560,29 di euro del 2020 ai 41.608.739 di euro del 2021 le risorse finanziarie che la Regione destina agli oneri del Trasporto Pubblico Locale, con un taglio di 7.076.720,5 di euro. Parliamo di circa il 15% di fondi in meno dell’anno scorso. Esattamente come avevamo preannunciato in fase di approvazione di bilancio. Ora, come si fa ad assicurare un servizio pubblico essenziale, che a fronte della pandemia necessita di maggiori investimenti per
potenziare servizi e migliorare la sicurezza, con una decurtazione simile?”, si chiede il capogruppo Pd Silvio Paolucci, che mette dubbi e cifre nero su bianco in una interrogazione all’esecutivo. Un taglio di risorse, spiega l’ex assessore al Bilancio che potrebbe creare molteplici problemi all’Ente, con il rischio di non poter correttamente assolvere agli obblighi contrattuali precedentemente assunti con concessionari e contrattisti dei servizi TPL. “Si tratta di forzature nei confronti di un settore fondamentale per la Regione Abruzzo, qual e’ il trasporto pubblico – illustra Paolucci – che potrebbero compromettere l’attuale qualita’ e quantita’ dei servizi offerti agli utenti, con possibili riorganizzazioni dei Piani di esercizio, per tentare di comprimere le spese per la mancanza dei fondi necessari a coprire i costi dei Contratti in essere”. “Non solo, la carenza di risorse sufficienti negli stanziamenti di Bilancio, come ho piu’ volte denunciato in fase di approvazione del bilancio, mettendo in guardia l’esecutivo – sostiene il capogruppo Pd – potrebbe anche innescare nuovi e inutili contenziosi legali, con prevedibili ripercussioni negative alle gia’ esigue casse dell’Ente. Una situazione capace di rendere incandescente la gia’ infuocata situazione del trasporto pubblico regionale, che in questi giorni registra disservizi e disagi, dai treni soppressi da Tua senza alcuna comunicazione a Regione e utenza, agli autobus mancanti e alla conseguente carenza di qualita’ del servizio, in un momento cruciale della ripresa post pandemia”. Per Paolucci “Non e’ pensabile che dopo diciotto mesi di emergenza covid, la Regione non abbia  organizzato in modo coerente il trasporto pubblico, al punto da decidere addirittura dei tagli cosi’ significativi, di cui chiediamo chiarimenti all’esecutivo, per capire perche’ il Fondo unico regionale per il Trasporto Pubblico Locale ha subito questa importante decurtazione. Marsilio spieghi come fara’, perche’ senza ulteriori risorse da destinare al ripristino dello stanziamento precedente, la Regione si trovera’ costretta o a tagliare ulteriormente i servizi oppure a generare nuovi debiti di per rispettare gli obblighi contrattuali nei confronti di Tua, Trenitalia e tutti gli altri operatori che svolgono servizi di TPL nella nostra regione. Tutto questo accade nonostante abbiano avuto a disposizione 341 milioni di euro governativi, fra le rimodulazioni del Masterplan e l’intervento speciale per il sud della Carfagna, usati per dare contributi a pioggia invece di offrire risposte a priorita’ vere, come l’emergenza idrica, la sanita’ territoriale, oltre ai trasporti. Tutto questo ben consci di dare vita a un enorme debito fuori bilancio da cui oggi devono venire a capo togliendo servizio agli abruzzesi e tagliando risorse a settori essenziali. Oppure nella piena irresponsabilita’, invocando un’emergenza che non e’ piu’ tale, ma che ha sdoganato di tutto”.

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