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SULMONA – Ripartenza lenta e utenti sul piede di guerra. Continuano le problematiche riguardanti gli esami sospesi durante il lockdown. I pazienti vengono invitati a tornare dal medico di base per effettuare una nuova prestazione con un nuovo pagamento. Una situazione che sta generando caos e polemiche tant’è che questa mattina, la referente della task force del Tribunale della sanità Catia Puglielli, ha diffidato la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila per chiedere il rimborso delle prestazioni sanitarie sospese e il risarcimento delle prestazioni strumentali, ovvero tutta quella serie di esami preliminari che gli utenti devono affrontare prima di accedere, ad esempio, a un prestazione specialistica. Il Tds aveva già scritto alla Asl suggerendo di rimandare direttamente ai reparti o al Cup la riprogrammazione delle visite e degli esami già programmati dal momento che non si può pretendere dall’utente e dal medico di base una nuova impegnativa non trattandosi di una nuova prestazione né essendo stata la stessa disdetta. Per la riprogrammazione e per i rimborsi degli esami già prenotati i disagi però non cessano. Da qui il nuovo sollecito-diffida della Puglielli. “Questo comporta oltre che una perdita di tempo anche una richiesta di rimborso ma la situazione peggiora nel momento in cui la prestazione richiede l’effettuazione di esami strumentali”- interviene la referente Tds che precisa: “a questo punto non solo chiederemo il rimborso ma anche che vengano pagate tutte le prestazioni strumentali”.

Andrea D’Aurelio

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