L’AQUILA – Sospensione cautelare dal servizio per la funzionaria Asl e assessore di Castel Di Sangro, indagata nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica sulle gare d’appalto. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, che, dallo scorso autunno, sono stati delegati alle indagini, hanno notificato il dispositivo ai destinatari della misura a tre dipendenti tra cui la funzionaria per la quale la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio. Le misure interdittive riguardano un dirigente medico, un funzionario estensore e un amministrativo responsabile del procedimento, indagati, a vario titolo, per i reati di turbata libertà di scelta del contraente, concussione e falsità ideologica. L’inchiesta rugiada la gara indetta nel 2022, a evidenza pubblica europea, con la finalità di approvvigionare apparecchiature mediche destinate a un presidio chirurgico dell’azienda sanitaria aquilana che, nella vicenda, si stabilisce come parte offesa del reato. Più nel dettaglio, i responsabili del procedimento del lotto di gara investigato, anche attraverso false attestazioni, avrebbero fissato i requisiti tecnici tali da condizionare la scelta del contraente da parte della Pubblica Amministrazione, verso un unico operatore economico. Nella diversa ipotesi contestata, uno degli indagati avrebbe minacciato i preposti di un’altra ditta, operante sempre nel settore degli apparati medicali, di escluderli da futuri impegni contrattuali con l’azienda sanitaria rappresentata se non si fossero fatti carico, nelle modalità imposte, di organizzare un convegno medico nazionale tenutosi all’Aquila nei primi mesi dell’anno in corso. Le posizioni d’impiego dei tre dipendenti pubblici, in forza della misura cautelare interdittiva adottata dal GIP, sono temporaneamente sospese, in attesa dell’interrogatorio di garanzia, trattandosi di reati commessi contro la pubblica amministrazione.