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Se il Cogesa si trova ad un passo dal fallimento la responsabilità va cercata su chi ha utilizzato la partecipata solo come serbatoio di consenso elettorale, senza visione di ecologia, economia circolare, cultura del (non) rifiuto. Il tutto sommato a diverse consulenze esterne che hanno gravato sul patrimonio dello stesso ente”, è quanto afferma il consigliere comunale di Sulmona Jacopo Lupi (M5S), “come sempre a pagare la cattiva gestione della cosa pubblica sono i cittadini che si sono visti difronte una drastica riduzione dei servizi come emerge dal calendario di raccolta 2023”, prosegue, “il nostro orizzonte, oggi come ieri, resta quello della strategia rifiuti zero. Siamo convinti che ecologia sia sinonimo di economia per il cittadino, come ne sono da conferma le esperienze da tempo attuate in diversi comuni italiani. In questa prospettiva di gestione dei rifiuti vediamo il Cogesa come attore principale al centro di una rete di rifiuti zero. Il Cogesa deve essere trasformato in un ente pubblico sul quale i cittadini possano continuare a esercitare il controllo democratico; tutelando la salute dei cittadini che abitano a ridosso degli impianti e che soprattutto non diventi una copertura di giochi politici a livello regionale e la discarica dell’indifferenziato di altri territori. Per queste ragioni non condividiamo assolutamente la presa di posizione di alcuni sindaci che invitano il dottor Gerardini a farsi da parte e chiediamo che si proceda al più presto e con la massima trasparenza attraverso un avviso pubblico, alla individuazione di un direttore generale per il Cogesa perché il suo braccio operativo deve essere scelto tra persone con una reale competenza e con esperienze collaudate e non in base al solito indirizzo partitico e a giochi di potere che hanno generato questa crisi”, conclude Lupi.

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