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SULMONA- Modifica convenzione per il controllo analogo, sostituzione organo amministrativo da collegiale ad amministratore unico, razionalizzazione dei costi, valutazione piano risanamento e ristrutturazione aziendale e valutazione della gestione della discarica. Sono questi i cinque parametri che il consiglio comunale di Sulmona esaminerà entro il prossimo 29 febbraio per la sua partecipazione nella società Cogesa. La delibera di ricognizione è stata votata oggi nell’ultimo consiglio dell’anno. “Solo operazioni di facciata sul Cogesa perché finora non si è risolto un problema. Questi atti che oggi votiamo non hanno un contenuto politico. Non possiamo continuare a gestire in maniera surrettizia la vicenda Cogesa. Perché non si può fare un bando e raccogliere i migliori curriculum d’Italia?”- esordisce la consigliera , Teresa Nannarone rimarcando che solo a Sulmona il trattamento dei rifiuti è in perdita. Una maglia nera che il capoluogo peligno indossa in Italia. Non un bel primato. “La discarica si continua a riempire, gli atti restano monchi e l’attuale governance sta ancora lì”- tuona la consigliera, ritenendo che sulla gestione della partecipata manca la voce politica. “A noi non interessa chi fa l’amministratore ma che il servizio funzioni e vogliamo pure sapere se l’elevatissimo numero dei tumori dipende o meno dalla discarica”- aggiunge Nannarone che al riguardo aveva presentato un ordine del giorno. A rincarare la dose è il consigliere comunale, Maurizio Proietti, che nei giorni scorsi ha inviato la relazione dell’Arta ai medici dell’Isde e che oggi ha riproposto un ordine del giorno sui modelli incompleti di monitoraggio di qualità dell’aria. Il consigliere comunale, Vittorio Masci, rispolvera la richiesta di spiegazioni della Dirigente, Filomena Sorrentino, che sulle assunzioni aveva chiesto di “valutare i principi di convenienza economica e sostenibilità finanziaria”. “È una questione seria che non può essere affrontata con demagogia. Né ci si può dire che non ci siamo arrivati per il Cogesa”- replica il consigliere Di Benedetto mentre il pentastellato D’Aloisio rimarca che “confermare la partecipazione delle quote in Cogesa significa tutelare famiglie e lavorative ma anche sapersi giocare le carte giuste per il controllo della gestione”. “I problemi di Cogesa non sono ascrivibili a questi ultimi due anni”- ricorda La Gatta che tra i risultati annovera la convenzione con Arta e l’esito del monitoraggio per rivalutare l’autorizzazione Aia in un tavolo tecnico ad hoc. “Ci sono state diffide, lettere e perorazioni. Questo avviene in un quadro organizzato nell’ufficio di controllo analogo che abbiamo istituito”- fa notare il sindaco, Gianfranco Di Piero che ha chiamato la Regione all’indomani del deposito della relazione Arta

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