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L’AQUILA – E’ stato attivato a tempo di record, alla luce dell’emergenza coronavirus, il cosiddetto G8, piccolo ospedale limitrofo al ‘San Salvatore’ realizzato in occasione dell’evento mondiale svoltosi all’Aquila nel luglio 2009, dopo il terremoto del 6 aprile. Nella struttura, completamente autonoma, sono stati allestiti i primi tre posti di terapia intensiva, a breve se ne attiveranno altri 6 e 24 di terapia sub intensiva. Nella struttura sarà in funzione, tra i pochi casi in Italia, una sala operatoria per i pazienti Covid-19. Si tratta di un presidio che aumenta la disponibilità di posti al ‘San Salvatore’, indicato come l’hub di riferimento regionale per il coronavirus. Tra i principali fautori dell’utilizzo del cosiddetto ‘G8′ l’assessore al Bilancio della Regione Abruzzo, Guido Liris, dirigente medico della Asl dell’Aquila. “E’ un orgoglio come amministratore e medico aver contribuito all’importante risultato dell’allestimento in così poco tempo. Ringrazio tutti coloro che da giorni lavorano ininterrottamente a questa causa vitale per i cittadini, in particolare l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, i vertici della Asl provinciale con il direttore generale Testa, la Direzione sanitaria di presidio, il responsabile del reparto di rianimazione Marinangeli, che sta operando in stretta collaborazione con il primario di malattie infettive Grimaldi, e il 118”.

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