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SULMONA – La fine di un percorso che ha inteso valorizzare la memoria e le opere del maestro Italo Picini ma anche il punto di partenza per nuove iniziative. E’ stato questo il senso della breve cerimonia di oggi pomeriggio, davanti Palazzo Riccitelli che ospita la Provincia dell’Aquila, dove è stata scoperta una targa in memoria proprio del compianto Picini in occasione del centenario della sua nascita. Non solo emozioni e buon auspici ma anche una “diffida” partita dal nipote, Marco Picini, a non utilizzare il nome del maestro per iniziative non autorizzate. “So a chi rivolgo questo appello perchè anche di recente sono accaduti fatti spiacevoli – ha esordito Picini – infatti tutto quello che si è fatto e che si farà è solo per la città di Sulmona e per la cultura di questa città, Italo Picini gode di una pinacoteca che ospita sue cento opere e non ha bisogno di altri spazi nè di farsi pubblicità”. Dalla famiglia Picini è arrivato il grazie a Comune, Provincia ed Archeoclub per l’iniziativa che sugella la conclusione di un percorso. “L’illustre figlio della città”, come lo ha definito il vice sindaco Marina Bianco, è stato ricordato anche come insigne docente nel Liceo Artistico sulmonese “Mazara”. “Con le sue opere Picini ha raccontato i mercati abruzzesi, le donne della nostra terra e i paesaggi della valle Peligna” ha sottolineato il vice sindaco, ricordando i soggetti che hanno ispirato l’arte di Picini. Il consigliere provinciale Andrea Ramunno ha auspicato una ripresa delle attività di cultura, che da sempre caratterizzano la città di Sulmona, anche nel nome di Italo Picini. Iniziative legate alla figura e all’opera dell’artista sono state annunciate da Alessandro Bencivenga, presidente della sezione sulmonese dell’Archeoclub, che di recente ha siglato una convenzione con il Polo “Ovidio” per un progetto di alternanza scuola-lavoro.

Andrea D’Aurelio

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