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SULMONA – Basta con propaganda spicciola sul dimensionamento scolastico. Sulla vicenda interviene il candidato alle regionali per il Pd, Guido Angelilli. Di seguito pubblichiamo la sua nota: “Ci hanno detto che il nuovo piano di dimensionamento scolastico ha cercato di sintetizzare le esigenze e le istanze dei singoli territori. Lo ha reso noto l’assessore regionale all’Istruzione, Pietro Quaresimale, dopo l’approvazione della giunta regionale della proposta da lui presentata, con una affermazione che ha, come sempre, il sapore della propaganda spicciola che prova a nascondere, senza riuscirci, la carenza del centrodestra nel dare risposte alle richieste di un territorio. Il via libera al ridimensionamento scolastico voluto dal governo nazionale di centrodestra e recepito senza batter ciglio dal governo di centrodestra regionale, infatti, non ha valutato attentamente le conseguenze di una decisione che certamente non tutela il personale e non assicura un’offerta formativa di qualità con possibili conseguenti scelte delle famiglie di migrazione scolastica. Proporre la formazione di istituti omnicomprensivi è un errore di prospettiva in una regione come la nostra. In Abruzzo, per esempio, ci sono 3 istituti professionali per i servizi alberghieri e ristorazione: uno in provincia di Chieti; uno in provincia di Pescara e l’altro in provincia dell’Aquila. Quale istituto è stato privato dell’autonomia? Ovviamente l’istituto De Panfilis di Roccaraso. L’assessore Quaresimale, confrontandosi non abbiamo compreso bene con chi nell’Alto Sangro, non ha valutato che, negando l’autonomia all’istituto alberghiero De Panfilis di Roccaraso, ha penalizzato ancora una volta, il centro Abruzzo in termini di posti di lavoro e di qualità formativa. Non è questo che vogliamo per le aree interne e ci batteremo con i sindaci del territorio che hanno già fatto sentire la loro contrarietà al ridimensionamento scolastico, per garantire i presidi educativi senza procedere a tagli lineari, come invece continua a fare il centrodestra che ancora uan volta non tiene in considerazione le specificità dei territori sacrificando opportunità ed indebolendo, con tutte le immaginabili conseguenze per l’Abruzzo interno, le azioni di contrasto alla povertà educativa”

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