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SULMONA – 14 giugno 2018- 14 settembre 2020. Il divieto della discordia è stato rimosso esattamente dopo due anni e tre mesi nella famigerata via Caprareccia, la strada che rientra nella frazione sulmonese della Badia, dopo una serie di battaglie legali e amministrative. La rimozione è scattata questa mattina con grande soddisfazione da parte dell’avvocato Catia Puglielli che si ritrovò a suo tempo il divieto di sosta davanti la sua abitazione e il suo studio legale. Una storia sui generis che vale la pena ripercorrere dall’inizio. L’ordinanza che ha istituito il divieto di sosta permanente nella strada antistante un certo numero civico di via Caprareccia fu firmata in data 14 giugno 2018 dall’allora Dirigente del quarto settore di Palazzo San Francesco, Amedeo D’Eramo. La Puglielli per tutto questo tempo non ha potuto parcheggiare davanti casa e davanti il lo studio legale. Non un divieto per tutto il quartiere ma solo per lei e per i suoi clienti, molti dei quali disabili e con difficoltà a deambulare. A far scattare le verifiche fu la segnalazione di un residente di via Caprareccia che chiedeva di rivedere la gestione della viabilità dal momento che le auto parcheggiate non permettevano di uscire e entrare in modo agevole dal cancello della sua abitazione. Fu sollevata anche la questione che via Caprareccia è un’area a verde pubblico e non un’area a parcheggio pubblico come accertato dal terzo settore del Comune. La Puglielli presentò quindi ricorso all’Anac con la conseguente sospensione del provvedimento, interpellando anche il Ministero che effettuò prima un sopralluogo in Comune, visionando tutta la documentazione, per passare poi a ispezionare il luogo in questione. A febbraio 2019 arrivò la doccia gelata per il Comune. “L’ordinanza impugnata non è proporzionata alle finalità che intende perseguire, laddove vengono anteposte al bene primario della collettività, le esigenze particolaristiche di un soggetto privato, che peraltro non può legittimamente vantare”- scriveva il Ministero ai funzionari comunali. Oggi la rimozione. “Nonostante la vittoria giuridica era oltre un anno che cercavo di far rimuovere il segnale questo perché non era mia intenzione infierire giudizialmente sul comune di Sulmona”- chiarisce l’avvocato Puglielli che ringrazia l’assessore Salvatore Zavarella perché “preso atto del problema, a lui prima sconosciuto, si è attivato tempestivamente rimuovendo in 24 ore dalla richiesta il segnale”. Una vicenda che fa riflettere e conferma come burocrazia ed efficienza non vanno sempre di pari passo, salvo talune eccezioni. Andrea D’Aurelio

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