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Avrebbero truffato mezzo paese con la carta Postepay. Tra le persone finite nel mirino della Polizia Postale, almeno una decina, c’è anche un giovane di Sulmona, individuato e deferito. Secondo la ricostruzione dei fatti, la banda del raggiro online avrebbe registrato diverse carte prepagate di Poste italiane (Postepay) su cui eseguire le transizioni (le cosiddette ricariche) e accaparrarsi il denaro con due di diversi stratagemmi. Nel sistema più utilizzato, e anche quello più semplice, veniva messo in vendita su internet un oggetto, il potenziale acquirente contattava il sedicente venditore per concordare una cifra che serve da acconto ma a pagamento avvenuto il truffatore incassava e scompariva senza inviare nulla. In questi casi, i prodotti possono essere di ogni genere ma si tratta principalmente di cellulari o di oggetti di elettronica, venduti magari a prezzi molto competitivi in modo da attirare il più alto numero di persone possibile. Venivano venduti in altri casi anche ricambi di auto ma anche oggetti di altri settori merceologici. Una volta ottenuto il pagamento sulla carta prepagata, diventa difficile rintracciare il venditore visto che spesso vengono utilizzate carte Postepay con utenze telefoniche diverse. In questo caso, però, le carte erano intestate agli indagati che ora devono rispondere del reato di truffa. Si sta cercando di capire se tutte le presunte truffe e i rispettivi responsabili sono collegati tra loro come una vera è propria organizzazione criminale.

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