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SULMONA – “Non potevo in venti minuti spostarmi da piazza Plebiscito a via Tagliamento”. Ha negato tutto E.D.G, la 41 enne di Sulmona, arrestata l’altro giorno dalla Squadra Volante della Polizia, dopo essere stata sorpresa con la refurtiva nella borsa. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Giuseppe Ferruccio, ha convalidato questa mattina l’arresto eseguito dagli agenti del Commissariato, ritenendo fondati i requisiti di legge sulla flagranza di reato, e ha disposto la misura cautelare in carcere in attesa del processo per direttissima che si celebrerà nella giornata di martedì 23 giugno. L’avvocato della donna, Vittorio Masci, ha chiesto e ottenuto i termini a difesa. Interrogata dal Gip la 41 enne si è difesa sostenendo che sarebbe stata fermata dalla Polizia nei pressi di piazza Plebiscito, dove si era recata per incontrare un amico, subito dopo rilasciata. Nel giro di una ventina di minuti è scattato l’arresto in tutt’altra zona della città. “Non sono Diabolik. In così poco tempo non potevo spostarmi da una parte all’altra”- ha detto la donna, negando le accuse. Il quadro indiziario, in ogni caso, resta solido. Durante un ordinario servizio di controllo del territorio, i poliziotti operanti hanno sorpreso la donna già nota alle forze dell’ordine, che alla vista della Polizia gettava a terra una borsa da donna. Essendo già conosciuta per i precedenti in materia di reati contro il patrimonio, é stata immediatamente bloccata. Nella borsa venivano recuperati due portafogli, un computer ed altri effetti che, in base agli immediati accertamenti, risultavano essere stati rubati poco prima dall’interno di due appartamenti prospicienti il luogo del controllo. Da qui l’arresto convalidato oggi dal Tribunale. La sulmonese resta in carcere, a Teramo, in attesa del processo per direttissima, fermo restando le migliori misure che si stanno vagliando per risolvere una delicata situazione, visto il particolare quadro psicologico della donna.

Andrea D’Aurelio

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