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SULMONA – “Siamo amministrati da gente straniera, non perché proveniente dall’estero, ma straniera all’intelligenza perché non è così che si governa un paese ma si governa dando delle soluzioni”. Lo sfogo-denuncia arriva dall’imprenditore Alfredo Pagliari, da anni impegnato sul fronte della ristorazione e intrattenimento, titolare di alcune attività in città, tra cui una pizzeria al taglio. Dopo l’adozione delle misure restrittive Pagliari bacchetta la politica regionale spiegando che “chiudere alle 20 le attività commerciali tra cui le pizzerie al taglio che vivono proprio di quell’orario tra le 19,30 e le 21 significa dare un ulteriore colpo mortale a quelle quattro attività ancora aperte” per precisare poi che “la gente onesta e concreta che ha chiuso alle 20 si è ritrovata beffata due volte da gente che ha avuto un permesso per la somministrazione all’esterno con sedie e tavoli (permesso ristorazione, ndr) senza averne i requisiti mentre gli altri hanno dovuto chiudere”. “Chiedo che si attivi qualche idea per risolvere questa situazione che va al paradossale. I politici devono trovare soluzioni che non sono quelle di chiudere perché potremmo avere anche topolino a governarci e non un cervello. Le soluzioni vanno cercate e concertate con le persone che vivono i problemi”- chiosa Pagliari senza usare mezzi termini. E’ un’altra voce che si aggiungere al coro dei malcontenti dopo l’ordinanza anti Covid valida per quattro comuni. Le misure infatti sono state revocate oggi solo per Civita D’Antino.

Andrea D’Aurelio

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