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SULMONA –  Pugno duro del Comune contro l’incività del sabato sera. E’ in arrivo un’ordinanza contro il bivacco sulle scalinate e sui beni monumentali  della città come pure, nell’ultimo Consiglio Comunale dell’era Casini, approderà in aula il tanto atteso piano acustico. Sarebbero queste alcune delle misure per mitigare un fenomeno che  in città mette in discussione la vivibilità nelle mura antiche. Un vero e proprio “disastro” per il sindaco della città, Annamaria Casini, che non ha usato mezzi termini per condannare e stigmatizzare la “sfilata” di rifiuti lungo l’area dell’Annunziata che ha sollevato reazioni sui social, anche dure ed aspre leggendo i commenti degli opinionisti dell’ultima ora. Ma se il plateatico del maestoso complesso monumentale si trasforma nel week end in una pattumiera è anche perchè a Sulmona, a differenza di quanto accade nelle città che vogliono vivere di turismo, manca una disciplina. Troppo facile prendersela con i giovani se non esiste un piano acustico, un provvedimento, un effetto deterrente o semplicemente, come ha fatto notare più di una persona, un cestino in più che per contenere i rifiuti.  Ben vengano poi gli appelli perchè l’inciviltà e la mancanza di rispetto sono un dato di fatto. Ma le raccomandazioni, da sole, non bastano se non sono accompagnate e sostenute dagli atti. “In questa fase non vogliamo puntare il dito contro nessuno. Ho chiesto solo la giusta collaborazione”- ha ribadito la Casini  che annuncia l’adozione di un provvedimento per vietare o disciplinare il bivacco sulle scalinate ( proposto dal compianto ex vice sindaco Angelucci) e di portare in Consiglio il piano acustico ormai definito. “Sono azioni che faremo nell’immediato come pure per i prossimi giorni (martedì,ndr) incontrerò personalmente gli operatori del commercio. Con il Cogesa stiamo valutando di implemetare i mastelli per la raccolta di rifiuti nel fine settimana”- conclude la Casini. Di disastri questa città ne ha tanti e questo non è sicuramente il più grave. Per  cui, visto che la seconda estate con il Covid ha anche il vaccino come arma in più, il fenomeno va affrontato sul piano istituzionale e sociale. Lavorare insieme è quanto mai opportuno. Lo sanno bene i giovani baristi che nella notte tra venerdì e sabato hanno ripulito la scalinata “osservata speciale”. Perchè, anche questo va ricordato, esiste sempre una responsabilità sociale di impresa. Sulmona è di tutti e non solo di qualcuno.

Andrea D’Aurelio

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