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E mentre Testa querela l’informazione, 3 dei 37 sindaci marsicani presentano un esposto alla Procura della Repubblica:

“La disastrosa emergenza sanitaria, con il triste corollario che l’accompagna, dalla carenza di posti letto a quella del personale, la mancanza di strumentazione adeguata per le diagnosi, che ha condotto all’implosione della linea di individuazione e tracciamento, fondamentale per il contenimento del contagio da Covid-19, allo stato dell’ospedale di Avezzano che, da punto di riferimento per la Marsica e non solo, è divenuto epicentro di contagi tra pazienti e operatori sanitari – privi quest’ultimi persino di adeguati presidi di protezione si base – e nel quale è risultato impossibile anche avere garantiti  livelli minimi assistenziali, in un tracollo verticale e inarrestabile. Un tracollo affiancato, in modo sconcertante, dal  progressivo annichilimento dei due preziosi presidi ospedalieri di Tagliacozzo e di Pescina, soppiantati, tramite accordi tuttora in corso, dalla sanità privata”.

Sono Enzo Di Natale sindaco di Aielli, Marivera De Rosa sindaco di Luco dei Marsi e Vincenzo Giovagnorio sindaco di Tagliacozzo, che hanno chiesto alla Procura di procedere nei confronti dei responsabili della Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila e  della Regione Abruzzo, e che sono pronti a costituirsi “nell’interesse delle comunità amministrate”.

I tre sindaci avevano più volte sollecitato la Regione Abruzzo a procedere al commissariamento della Asl 1 e all’immediata attuazione di un piano d’emergenza per fronteggiare la crisi sanitaria nel territorio marsicano e a tutelare i diritti  alla salute e alle cure, sia per patologie da Covid che per altre, di tutti i cittadini.

Nell’esposto viene raccontato il quadro desolante delle condizioni in cui è stata abbandonata la Marsica, in una seconda ondata da mesi prevista e attesa e a fronte della totale assenza di iniziative o provvedimenti, se si escludono insufficienti e tardive disposizioni dell’ultim’ora, da parte della Asl 1 e della Regione.

Proprio sulla situazione del nosocomio marsicano, interviene il deputato di Italia Viva Camillo D’Alessandro che chiede supporto sanitario e logistico dell’esercito.

“A seguito all’appello dei Sindaci del territorio della Marsica – estesa area interna della provincia dell’Aquila – ritengo sia assolutamente necessario richiedere un intervento immediato delle Autorità Vostre, ciascuna per quanto di competenza, onde poter garantire un decoroso funzionamento all’Ospedale SS. Filippo e Nicola di Avezzano,  con la realizzazione da parte dell’esercito di un ospedale da campo sotto tenda a supporto dell’ospedale di Avezzano, adeguato per dimensioni ed attrezzatture e personale sanitario, con figure specialistiche della sanità militare per affiancare le attività di riorganizzazione come accaduto in Sardegna, fino alla conclusione dell’emergenza. C’è bisogno di un ospedale da campo – continua il parlamentare abruzzese – attrezzature e personale sanitario militare per liberare l’ospedale ed il pronto soccorso, ma attenzione l’incalzare dell’inverno potrebbe aggravare la situazione già drammatica, anche in termini logistici e di spostamento in sicurezza della popolazione. Alla luce degli ultimi allerta meteo lanciati dalle strutture di protezione civile, non posso non rappresentare la delicatissima situazione oro-geografica dell’area in questione, che a sua volta si riparte in sub aree micro-climatiche, gravata da un rischio neve che può rendere, repentinamente, completamente isolati diversi piccoli centri frazioni e località di quell’Appennino. Si pone, dunque, oltre la questione di garantire assistenza sanitaria nell’emergenza COVID-19, anche l’esigenza di attivare ogni misura opportuna a mitigare l’ulteriore rischio climatico. Ho avuto modo già di parlarne con il Ministro Lorenzo Guerini, persona seria, che mi ha garantito che assumerà in prima persona l’approfondimento del dossier-Avezzano. Da parte mia, tuttavia, continua la mia attività che svolgerò in tutte le sedi. Mi pare – conclude – senza polemiche – ma la situazione è sfuggita di mano alla Regione, con gravi sottovalutazioni. Cerco di dare una mano”

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