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CASTEL DI SANGRO – Si svolgerà nell’obitorio dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila l’esame autoptico di Antonio Di Lollo, 46 enne molisano, morto folgorato ieri dai cavi dell’alta tensione mentre tinteggiava un’azienda di confetture che si trova nell’area artigianale di Castel Di Sangro. Lo ha deciso il Sostituto Procuratore della Repubblica di Sulmona, Edoardo Mariotti, che nelle prossime ore conferirà l’incarico per l’autopsia. In queste ore i familiari del 46 enne, titolare di una piccola impresa di tinteggiatura, attendono l’accertamento della dinamica del tragico incidente. “Quello che sappiamo e’ che quei cavi erano troppo bassi e Antonio Di Lollo ci è rimaste secco”- commentano sconvolti ai nostri microfoni. Dalla prima ricostruzione dell’incidente sul lavoro, l’ennesimo nella terra abruzzese, Di Lollo stava ristrutturato la facciata di un capannone quando, a causa probabilmente di una manovra imprudente, si sarebbe avvicinato con il cestello elevatore a contatto con i cavi dell’alta tensione, rimanendo così folgorato. Immediatamente sono scattati sul posto i soccorsi. I sanitari dell’equipaggio del 118 hanno tentato in tutti i modi di rianimarlo, purtroppo senza alcun esito. Anche l’elicottero del 118, che era stato allertato dalla centrale operativa, si è alzato in volo ed è tornato alla base. Per il 46 enne non c’è stato nulla da fare. Sulla tragica vicenda la Procura della Repubblica di Sulmona, competente territorialmente, ha aperto contro un fascicolo d’inchiesta, ipotizzando l’omicidio colposo. In particolare le indagini della magistratura si sarebbero concentrando proprio sulla posizione dei fili dell’alta tensione che risultano troppo vicini al capannone dove stata lavorando Di Lollo. Sul posto, insieme ai Carabinieri della locale compagnia e al Sostituto Procuratore, Edoardo Mariotti, sono intervenuti gli ispettori del competente servizio della Asl 1 per accertare se la filiera dei protocolli di sicurezza sul luogo di lavoro è stata o meno applicata regolarmente. Intanto, come da prassi, la Procura ha proceduto al sequestro della porzione di cantiere dove è avvenuto il fatto ai fini degli accertamenti investigativi.

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