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SULMONA – Ancora nessun trasferimento per il collaboratore di giustizia che nelle scorse settimane aggredì un agente penitenziario con un estintore. Esplode la protesta della Uil La che non ha visto accogliere la sua richiesta. L’agente penitenziario migliora dal punto di vista fisico ma si mostra sempre più provato da quello psicologico.La sua guarigione, tra l’altro, è messa a dura prova dalle notizie che sente pervenire dal carcere e che vede il detenuto autore dell’insano gesto ancora tranquillamente impostato all’interno del reparto reso palcoscenico della scena del crimine e non , come sarebbe stato giusto fare ed immediatamente, trasferito in un altro istituto. “Quella del trasferimento del detenuto criminogeno in altra struttura risulta essere, allo stato, l’unica forma di repressione immediata impostabile nei confronti dei soggetti riottosi e che si rendono autori di azioni prevaricatrici e violente” – insorge Mauro Nardella che sollecita il trasferimento del detenuto autore del grave gesto e, insieme a lui, attesa la sua incompatibilità con un istituto qual è quello di Sulmona votato al contenimento dei loro principali “antagonisti” quali sono i detenuti ad alta sicurezza in esso presenti per il 95% dei posti occupati, di tutti i collaboratori di giustizia.

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