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ANVERSA DEGLI ABRUZZI – Non hanno trovato nessuna ambulanza disponibile per organizzare il rientro a casa ed è così che le dimissioni dall’ospedale per il sindaco di Anversa degli Abruzi, Gianni Di Cesare, sono slittate di un giorno. Accade anche questo nella seconda ondata sempre più alle prese con un sistema in difficoltà e che lotta contro il tempo per bloccare il contagio da Covid-19. Il primo cittadino, dopo undici giorni di ricovero all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, è rientrato a casa ieri. Nella sua Anversa. Le dimissioni formali dal nosocomio risalgono alla giornata precedente ma il fuori programma dell’ambulanza, che denota l’indice di pressione sul sistema ospedaliero, ha di fatto allungato la degenza per la massima autorità del piccolo centro della Valle del Sagittario. Di Cesare dovrà completare il percorso di negativizzazione e guarigione nella sua abitazione. Il peggio, fortunatamente, è passato. Il sindaco racconta la sua degenza nell’ospedale “super organizzato”. “Sto preparando una lettera di ringraziamento per il primario e tutti gli operatori. Ho toccato con mano una realtà che funziona e un reparto molto organizzato. Non solo dal punto di vista sanitario ma anche sotto il profilo umano”- spiega Di Cesare per descrivere poi la vita in corsia e in reparto. “Ho visto la sofferenza con gli occhi. Persone che avevano una bassa saturazione e non riuscivano a stabilizzarsi. C’è stato un grande impegno da parte dei sanitari. Io inizialmente sono stato ricoverato nella terapia semintensiva e poi nel reparto di malattie infettive. I primi due giorni sono stati molto dolorosi poi ho cominciato ad alzarmi e a fare delle passeggiate nella stanza dell’ospedale”- racconta ancora il sindaco con la sua voce finalmente distesa, sottolineando il fatto che bisogna far sapere anche le cose che funzionano. A Di Cesare auguriamo una pronta e immediata guarigione.

Andrea D’Aurelio

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