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SULMONA – L’accusa pesantissima è quella di violenza sessuale, di aver costretto cioè una sua conoscente a subite atti sessuali. Ad inchiodarlo ci sarebbe una registrazione audio che la Procura ieri ha chiesto di produrre nel corso del processo, contrariamente al parere della difesa che si è opposta. Un “fuori programma” dell’ultimo minuto che ha spinto il collegio giudicante del Tribunale di Sulmona a disporre il rinvio dell’udienza al prossimo 8 settembre per decidere il da farsi. La storia è quella che vede protagonista L.O.S., un 33 enne venezuelano residente in città, accusato di violenza sessuale. Stando al quadro accusatorio il giovane, sorprendendo alle spalle una sua conoscente, con atteggiamenti subdoli e repentini le palpeggiava con la mano sinistra i glutei, costringendola a subire atti sessuali, con l’aggravante di aver commesso il fatto col capo coperto del cappuccio della felpa. I fatti risalgono al 27 maggio del 2017 e ieri si è celebrata l’udienza al Tribunale di Sulmona nel corso della quale la Procura ha chiesto di acquisire una registrazione. Si tratta di file che potrebbe risultare utile ai fini della sentenza visto che l’imputato avrebbe parlato di quell’episodio con il fidanzato della persona offesa. Una richiesta che ha trovato la ferma opposizione del difensore dell’imputato, l’avvocato Alessandro Margiotta. Per questo bisognerà aspettare il prossimo 8 settembre per conoscere la decisione dei giudici e soprattutto per riscontrare o meno l’accusa mossa nei confronti del 33 enne.

Andrea D’Aurelio

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