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SULMONA -  E’ in sorveglianza attiva come contatto stretto di caso accertato ma sarebbe uscito dalla sua abitazione, in spregio a tutte le disposizioni, pur sapendosi monitorato dalla Asl. Accade a Sulmona ad un anno esatto dall’inizio dell’emergenza pandemica in atto. Incredibile ma vero. Il week end del primo maggio è stato  il primo vero banco di prova per le riaperture e il graduale ritorno alla normalità. Il quadro che ne è venuto fuori non è del tutto rassicurante: la pioggia del primo maggio che ha “costretto” e spinto alcuni locali a somministrare anche all’interno, gli assembramenti registrati in alcune aree e soprattutto a Pratola visto il richiamo della festa patronale, le mascherine abbassate che tornano a farsi vedere. Ma tra le varie segnalazioni arrivate quella più grave o che comunque balza all’occhio è la presunta violazione della quarantena. “E’ una persona che è risultata negativa al primo tampone ma deve fare l’altro di controllo perchè alcuni contatti conviventi sono risultati positivi. Pur dovendo rimanere in casa perchè sorvegliato, è salito sulla sua autovettura ed è uscito liberamente”-  si legge nella segnalazione arrivata a Onda Tg. Del caso sarebbero state informate informalmente anche le forze dell’ordine.  Del resto i tempi di incubazione del virus, ultimamente, si stanno allungando come i casi balzati alle cronache, l’ultimo quello del 58 enne di Sulmona risultato positivo al 14 esimo giorno di sorveglianza. Fortuna che, nonostante tutto, esiste anche l’altra faccia della medaglia, vale a dire tutte quelle persone che continuano ad osservare le norme, rincasare alle 21.59, segnalare le anomalie e vivere sapendo che la pandemia non è finita.  La speranza è che questa seconda categoria continui a crescere di giorno in giorno per ripartire sul serio.

Andrea D’Aurelio

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