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SULMONA – Litigiosità è la parola chiave  dell’ennesimo summit  a Palazzo San Francesco con la maggioranza che si è ritrovata a tu per tu con il sindaco dimissionario Annamaria Casini. Un faccia a faccia che, alla fine, non è risultato decisivo. I primi a uscire alla spicciolata sono stati Katia Di Marzio e Andrea Ramunno e poi, man mano, tutti gli altri. La resa dei conti con il sindaco dimissionario, che ha tempo fino al 31 agosto per tornare di nuovo sui suoi passi, è cominciata con la spartizione delle responsabilità. Sul tavolo del summit sono piombati, oltre ai temi politici e amministrativi, anche i prossimi appuntamenti elettorali. Ricucire lo strappo non è cosa facile. Si chiude con una terza fumata nera perché il confronto a viso aperto non ha prodotto al momento nulla di concreto. Ieri tre consiglieri ( Fabio Pingue, Andrea Ramunno e Katia Di Marzio) hanno optato e chiesto la linea del dibattito a viso aperto piuttosto che firmare l’ennesimo documento che, nei precedenti vertici, non era risultato poi tanto produttivo. Il sindaco Annamaria Casini , stando alle indiscrezioni, non si aspettava alcun segnale forte dalla sua maggioranza. Il commissariamento a questo punto è sempre più vicino e non sarebbe una sorpresa vista la lettera d’addio consegnata dal primo cittadino alla città lo scorso 10 agosto dove il Comune veniva identificato come un tavolo da poker e di responsabilità da dividere nemmeno se ne parlava. Poi si sa che in politica tutto è possibile. Sarà una battaglia fino alla fine, forse fino all’ultimo minuto del prossimo 31 agosto, prima di prendere o confermare una decisione definitiva. D’altronde ne vale il futuro della città.

Andrea D’Aurelio

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