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Nel 2009, dopo il devastante terremoto, rispondendo all’appello delle autorità italiane in occasione del G8 ospitato proprio all’Aquila, l’allora primo ministro della Federazione Russa Vladimir Putin e l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sottoscrissero un accordo in cui il governo russo si mpegnò a finanziare il restauro di due monumenti scelti nel G8 del 2009 con un importo di 7,2 milioni di euro.

la Federazione Russa aveva individuato due beni monumentali da adottare per garantirne il restauro: la Chiesa di San Gregorio Magno, nella frazione di San Gregorio e Palazzo Ardinghelli.

Storica dimora dell’omonima famiglia di origine toscana, il Palazzo è considerato uno dei massimi esempi del barocco aquilano ed è l’unico nella regione che ha la facciata con balconata a quota variata. Situato in pieno centro storico, in piazza Santa Maria Paganica, fu edificato tra il 1732 e il 1743, dopo il grande terremoto che nel 1703 distrusse la città.

Il progetto ha visto MiBACT e Fondazione MAXXI, di concerto con il Comune di L’Aquila, la Regione Abruzzo e le istituzioni del territorio tra cui l’Università, il Gran Sasso Science Institute, l’Accademia di Belle Arti, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, il Teatro Stabile e molte altre ancora, impegnati insieme per un grande obiettivo: contribuire al rilancio del territorio ferito dal sisma attraverso la cultura, recuperando con un sapiente restauro Palazzo Ardinghelli.

Dopo la morte di Filippo Ardinghelli, per il Palazzo sono iniziati secoli di progressivo degrado. Alla fine del secolo scorso, ha ospitato prima gli Uffici della Pretura, poi l’Anagrafe del Comune, sino a essere venduto al Demanio dello Stato e, alla fine del 2008, affidato al MiBACT. Dopo pochi mesi, il terremoto dell’aprile 2009 ha danneggiato gravemente la struttura del palazzo, che già versava in una generale condizione di abbandono.

I tecnici del MiBACT hanno sottoposto il Palazzo a un sapiente intervento di restauro conservativo, consolidamento, miglioramento sismico e parziale ricostruzione delle parti crollate

Il Ministro dei beni culturali Dario Franceschini, in visita a L’Aquila nel 2014, nota l’edificio già destinato a diventare uno spazio espositivo d’eccellenza. Da quella prima suggestione è nato il progetto di MAXXI L’AQUILA, uno spazio dedicato alla creatività contemporanea, un laboratorio di futuro nel pieno della storia della città, in uno dei suoi monumenti più affascinanti.

Venerdì 30 ottobre 2020, alla presenza del Ministro dei beni culturali Dario Franceschini e dell’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Sergey Razov, con la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti, che ha supportato la realizzazione degli apparati tecnologici per la nuova funzione museale del Palazzo, MAXXI L’AQUILA sarà inaugurato.

fINALMENTE, il restauro di Palazzo Ardinghelli  è stato presentato a L’Aquila in un incontro all’aperto davanti al Palazzo, in Piazza Santa Maria Paganica.

Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi, ha cosi commentato: “La riapertura di Palazzo Ardinghelli mi emoziona e mi rende orgogliosa: è il simbolo di una doppia rinascita, dalle ferite del terremoto e dal tempo sospeso dell’emergenza coronavirus. Ora sta a noi farlo rivivere e, insieme con le amministrazioni, le istituzioni scientifiche e culturali, i centri di studio e ricerca e le associazioni del territorio, ci impegneremo perché le mostre, le iniziative, le attività di MAXXI L’Aquila offrano un contributo alla rigenerazione civile e sociale a lungo attese e alla vivacità culturale propria di questa città”

Il progetto ha visto MiBACT e Fondazione MAXXI, di concerto con il Comune di L’Aquila, la Regione Abruzzo e le istituzioni del territorio tra cui l’Università, il Gran Sasso Science Institute, l’Accademia di Belle Arti, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, il Teatro Stabile e molte altre ancora, impegnati insieme per un grande obiettivo: contribuire al rilancio del territorio ferito dal sisma attraverso la cultura.

“Non basta ricostruire le case per recuperare l’identità di un luogo, occorre anche ricostruire il tessuto sociale, ricucire il senso di appartenenza” ha affermato il Sottosegretario del Ministero per i Beni e le attività culturali e per il Turismo, Anna Laura Orrico. “Aprire una sede del MAXXI qui significa proprio innescare dei processi virtuosi di rigenerazione urbana, tanto più importanti per un territorio e una comunità chiamati a rialzarsi dopo una tragedia terribile come il sisma. Questo è lo spirito del progetto MAXXI L’Aquila. Con la riapertura, Palazzo Ardinghelli torna alla città in un momento difficile per il nostro Paese. Si chiude un capitolo e se ne apre un altro con tutte le premesse per scrivere una bellissima storia. Una storia che sa della città dell’Aquila ma che sa soprattutto di quell’Italia appassionata che mette il cuore e l’anima e che dimostra sempre di essere grande, ovunque e comunque”.

“Si realizza un obiettivo tenacemente perseguito dalla amministrazione di Massimo Cialente di cui ero assessore alla cultura e sostenuta sempre dal Ministro Franceschini che nel 2014 a restauro già avviato dette l’input a Giovanna Melandri per la sede del MAXXI”, afferma la deputata Dem Stefania Pezzopane.

“Sono grata a Giovanna Melandri per quello che ha fatto in questi anni e per quanto farà per noi. Lei stessa ha ricordato nel suo intervento tutti i passaggi e la importanza della continuità amministrativa delle attuali amministrazioni regionale e comunale che hanno continuato il nostro lavoro. Certo sarebbe stato segno di onestà e rispetto istituzionale, che il sindaco e il presidente della Regione avessero riconosciuto il lavoro fatto da chi ha iniziato e promosso il percorso: Massimo Cialente, Giovanni Lolli, la sottoscritta e Pietro Di Stefano, ma invece c’è stata una stravagante amnesia politica. Lo ha giustamente ricordato la Presidente Melandri con cui abbiamo lavorato per anni per raggiungere questo obiettivo. Ma la gioia è troppo grande per soffermarsi su questi scivoloni. Semmai guardiamo al futuro e inseriamo nel progetto museale anche Santa Maria dei Raccomandati ed individuiamo nel centro storico luoghi ed abitazioni per ospitare artisti e performer. Evviva Palazzo Ardinghelli, il MAXXI e L’Aquila”, conclude la Pezzopane senza tralasciare frecciatine al sindaco col quale ultimamente si è aperta una campagna di “botta e risposta”,

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