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PREZZA – Niente riprese per la troupe della Rai a Prezza e scoppia la polemica. A sollevare il caso è stato questa mattina il sindacato dei giornalisti secondo il quale il sindaco, Marianna Scoccia, avrebbe vietato alla redazione di girare riprese, in assenza di un’intervista. “Il comune di Prezza non è del sindaco ma dei cittadini. Oggi a una troupe Rai è stato vietato di girare le immagini del paese per la seconda edizione del trofeo Pavind in assenza di un’intervista alla sindaca e consigliera regionale Marianna Scoccia. Una pretesa infondata, una inutile e violenta compressione del diritto di cronaca. Tanto più che le immagini nel corso della manifestazione sarebbero state un’ottima occasione per Prezza anche in chiave turistica. Gli amministratori locali non sono sceriffi e nemmeno padroni dei loro territori, ma dovrebbero rappresentare gli interessi della loro Comunità”- interviene il segretario del sindacato, Ezio Cerasi che aggiunge: “il comportamento della sindaca non offende solo il diritto dei giornalisti a informare, in piena libertà e indipendenza, e specularmente il diritto dei cittadini di essere informati al di là di gusti, imposizioni e ricatti da guappi. Atteggiamenti del genere esprimono una concezione proprietaria della cosa pubblica, inconciliabile con i principi e le prassi della buona politica. Il sindacato giornalisti abruzzesi continuerà a difendere in ogni sede i valori della libertà di informazione, la politica saprà isolare e censurare le pulsioni illiberali che sempre più spesso si manifestano nel proprio campo?”, si chiede Cerasi. Non si fa attendere la replica del sindaco, Marianna Scoccia, che ribatte: “sono stata contattata da un operatore della RAI il quale mi ha chiesto di effettuare delle riprese alla manifestazione. Io non ho avuto alcuna difficoltà a dare il mio assenso con l’ avvertenza di evitare di effettuare delle riprese in pieno centro storico, tra vicoli strettissimi, per evitare qualsiasi tipo di assembramento”. “Nel nostro splendido paese, infatti, ci sono vicoli di un metro e mezzo e la presenza in contemporanea dei ciclisti da concorrenti, di qualche organizzatore e dei volontari che sono impegnati per far si che tutto si svolga in sicurezza, ha reso sconsigliabile la presenza anche della troupe televisiva che avrebbe potuto generare senza dubbio pericolosi assembramenti – prosegue Scoccia – . La salute dei cittadini viene prima di tutto e sono oramai mesi che, come amministrazione, siamo in prima linea per la promozione e la diffusione di pratiche che siano in grado di garantire il contenimento del contagio da covid19. Spiace constatare che il sindacato dei giornalisti si sia affrettato a stigmatizzare un fatto non vero”. Scoccia conclude sostenendo che “la promozione va bene ma in questo particolare momento anche questa deve essere fatta contemperando il rispetto delle norme di sicurezza”. Una vicenda che, al di là del caso di specie, deve servire per riaffermare un principio che seppur scontato non può cadere nell’oblio: il rispetto dei ruoli è garanzia di ordine sociale. (a.d’.a.)

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