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PRATOLA PELIGNA – “Abbiamo pregato due volte. Le nostre preghiere non vanno perdute”. Così il parroco padre Renato Frappi che ha celebrato oggi per la seconda volta le esequie di Aldo Di Simone, il 61 enne di Pratola Peligna, morto l’altro giorno all’ospedale di Pescara per il peggioramento delle sue condizioni di salute dopo il contagio da Covid-19 nel reparto cardiologia-Utic dell’ospedale di Sulmona. Il funerale in verità era stato celebrato ieri ma il clamoroso scambio di salma ha costretto il parroco e i familiari a bissare il rito funebre. Nella cittadina, dopo la notizia battuta da Onda Tg, non si parla d’altro. Al posto del corpo di Di Simone nel feretro c’era la salma di un 70 enne di Montesilvano, morto sempre all’ospedale di Pescara, che stava per essere seppellito nel cimitero pratolano se non fosse stato per la telefonata dell’ultimo minuto che ha bloccato le operazioni di inumazione. Il feretro è stato quindi riportato all’ospedale di Pescara e la salma del 61 enne pratolano è rientrata oggi nella cittadina tra musica, la sua preferita, preghiere, applausi e silenzio. “E’ la prima volta che mi capita una cosa del genere”- ha confessato padre Renato- “ma Aldo era una persona credente e abbiamo raddoppiato le preghiere”. La figlia Caterina, al termine del rito funebre, ha ringraziato quanti sono intervenuti per ben due volte nel Santuario, ricordando anche la triste coincidenza del 29 novembre di 60 anni fa quando il nonno, padre del defunto, si tolse la vita. Quanto alle responsabilità dello scambio, le bocche al momento restano cucite. L’intento è quello di buttarsi alle spalle il pesante imprevisto per lasciare che Di Simone riposi in pace. Come è giusto che sia. Anche il funerale del 70 enne di Montesilvano è stato celebrato in mattinata dopo che gli anziani congiunti ieri hanno atteso invano la diretta streaming delle esequie. Alla fine entrambi i defunti sono stati sepolti nel loculo giusto. Diversamente sarebbero state “cose dell’altro mondo”.

Andrea D’Aurelio

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