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Non possedeva i necessari requisiti morali previsti dalla legge per poter esercitare la propria attività di somministrazione. Un’attività di bar è stata chiusa, questa mattina, dalla Polizia Locale che ha notificato l’ordinanza dirigenziale, emessa dagli uffici di Palazzo San Francesco. Un’esecuzione coattiva perché, nonostante il provvedimento, il titolare della licenza non aveva provveduto a sospendere l’attività. La chiusura temporanea si rende necessaria poiché, sul documento Scia, comparivano false attestazioni riguardo il possesso dei requisiti morali stabiliti dalla normativa vigente (inesistenza di condanne penali per reati ostativi all’attività). Questi ultimi devono essere posseduti dal titolare (se impresa individuale) o dal legale rappresentante e da altri soci (se trattasi di società), nonché dal delegato alla somministrazione. Da qui la sospensione dell’attività e la denuncia all’autorità giudiziaria del titolare.

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