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PRATOLA PELIGNA – “Ora chi ha sparato a casa mia ha un nome e un cognome ed abita a Pratola. Meditate gente”. E’ questa la reazione della donna di Pratola Peligna, vittima di atto intimidatorio, che lo scorso 4 febbraio aveva ricevuto un proiettile calibro 765 sulla porta della sua abitazione di via XXIV Maggio. Rispondendo all’articolo della nostra testata che ha dato notizia dell’arresto degli autori, padre e figlio di 46 e 20 anni ristretti questa mattina ai domiciliari, la donna ha affidato alla rete sociale di facebook il suo sfogo. “A tutte le persone che mi sono state vicino dico grazie e a tutte le altre che mi hano parlato dietro gli dico grazie due volte perchè ho capito chi sono davvero”- ha commentato la vittima. Alla base degli spari e forse anche dell’incendio dell’altra notte potrebbbero esserci screzi tra giovanissimi

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