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SULMONA – La Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila apre ambulatori di urologia nei piccoli centri interni, azzera i disagi di chi deve spostarsi di chilometri per una visita e porta la prevenzione nel luogo di residenza dell’utente. Ieri l’azienda ha varato l’operazione-territorio, articolata nell’apertura di 7 ambulatori urologici, nel territorio peligno-sangrino, parte dei quali situati in localita’ lontane dalla strutture di riferimento e quindi penalizzate nella fruizione di alcune importanti prestazioni. Chi abita, per esempio, a Pescasseroli, Pescostanzo, Scanno e Castelvecchio Subequo, da ieri non e’ piu’ costretto a spostarsi di decine di chilometri per raggiungere l’ospedale piu’ vicino per una visita dall’urologo. I residenti di questi centri, oltre a quelli di Pratola Peligna, Castel di Sangro e Sulmona, potranno contare ora su un ambulatorio di urologia nelle rispettive strutture territoriali. L’iniziativa della Asl – si legge in una nota dell’azienda – corrobora la filosofia del piano sanitario abruzzese che tende a spostare determinate attivita’ sul territorio. I nuovi servizi ambulatoriali urologici, a cui si accede tramite Cup, sono dislocati nei presidi sanitari territoriali di Pescocostanzo, Scanno, Pescasseroli, Castelvecchio Subequo, Pratola Peligna, Castel di Sangro e Sulmona. Gli operatori che vi lavorano fanno capo al dr. Maurizio Balassone, che ha gia’ svolto la propria attivita’ specialistica all’ospedale di Sulmona. L’attivazione degli ambulatori, oltre a garantire un’assistenza di prima istanza, avra’ anche una funzione di prevenzione, agevolando la diagnosi precoce, importante soprattutto per il tumore alla prostata che ha un’alta incidenza. In questa fase di avvio l’ambulatorio sara’ aperto una volta a settimana: il martedi’ a Pescostanzo e Pescasseroli (orario 15.00-18.00), il giovedi’ a Pratola (8-14.30), il martedi’ a Castel di Sangro (8-14.30), ogni 15 giorni (il giovedi’) a Castelvecchio Subequo e Scanno, due volte a settimana a Sulmona (lunedi’ e venerdi’ 8.00-14.00). “L’entrata in funzione dei 7 ambulatori”, dichiara il manager della Asl, Rinaldo Tordera, “s’inserisce nell’ottica del nuovo modello delineato dalla Regione tra i cui fini c’e’ quello di portare alcuni servizi il piu’ vicino all’utente, cercando di rompere quell’isolamento che, per la configurazione geografica dell’Abruzzo, e’ presente in diverse aree della nostra provincia. E’ un segnale forte dell’azienda che vuole marcare cosi’ la propria presenza accanto al cittadino. L’apertura di questi ambulatori, soprattutto nelle piccole localita’ piu’ isolate, ha quindi una valenza che oltrepassa il significato meramente sanitario per assumere risvolti sociali”.

Andrea D’Aurelio

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